ESCLUSIVA PG, Thiago Motta: “Pochi allenatori come Gasperini a livello tattico. Porto ancora Genova e il Genoa nel cuore”

Un solo anno con la casacca più antica d’Italia, un solo anno per rinascere dopo un tortuoso percorso in Spagna costellato da tanti infortuni: un solo anno per far capire a tutti d’essere uno tra i migliori mediani d’Europa. Ecco in sintesi il ritratto di Thiago Motta, indimenticato centrocampista e tra i protagonisti della splendida cavalcata […]


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Un solo anno con la casacca più antica d’Italia, un solo anno per rinascere dopo un tortuoso percorso in Spagna costellato da tanti infortuni: un solo anno per far capire a tutti d’essere uno tra i migliori mediani d’Europa. Ecco in sintesi il ritratto di Thiago Motta, indimenticato centrocampista e tra i protagonisti della splendida cavalcata che portò il Grifone al quarto posto nel 2009 (ora al Paris Saint-Germain), intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net.

Genoa-Juventus 3-2 del 2009, una delle tue quattro doppiette in carriera: che emozioni ti legano a quella partita e al Genoa?Una match che è rimasto nel mio cuore. Abbiamo giocato un fantastico calcio ed eravamo una grande squadra con un grande coach.. Il Genoa ha rappresentato moltissimo, e sempre ringrazierò il presidente Preziosi per aver creduto in me“.

Ogni tanto ti capita di guardare qualche gara dei rossoblù?Ogni tanto ci riesco. Comunque sono rimasto in contatto con amici a Genova e sono sempre attaccato al Genoa e i suoi tifosi che spero mi ricordino come qualcuno che ha dato tutto in quell’anno“.

Un anno fa il Genoa batté i campioni d’Italia lanciatissimi in classifica: domenica, invece, vedremo una Juventus ferita al Ferraris. Quale fa più paura?La Juventus fa sempre paura. Mai sottovalutarla e a Manchester lo ha ben dimostrato“.

Cosa rappresenta nella tua carriera Gasperini e qual è l’insegnamento più importante che ti sei portato a Milano e Parigi? Ha rappresentato molto per me. Raramente, se non mai, ho incontrato un allenatore così meticoloso e preparato nel programmare la partita: a livello tattico ce ne sono pochi come lui“.

Nell’attuale Genoa c’è un giocatore dalle tue caratteristiche? Magari Ntcham? Non bisogna mettere pressione ai giovani. Lasciamoli crescere, perché tanto ci pensa il mister, che conosco bene, a tenerli con i piedi per terra… (ride, ndr)”.

 

Alessandro Legnazzi

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