ESCLUSIVA PG, Mihalcea: “Positiva la mia esperienza nel Genoa. Che bello il Derby. Radu? Lo seguo con attenzione”

L’ex attaccante del Grifone oggi è il vice di Contra nella nazionale della Romania e osserva la crescita del portiere rossoblù: “E' il capitano della nostra Under 21, lo seguiamo con interesse perché ha margini di crescita notevoli. Dove può arrivare la squadra di Juric? Può giocarsela con tutti”

Adrian Mihalcea (Foto dal suo profilo Facebook)

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“A Genova ho passato una bella esperienza, una città veramente accogliente. In Italia ho vissuto bene, abitavo a Pegli e la presenza in squadra di altri giocatori della mia stessa nazionalità mi ha aiutato a inserirmi al meglio nel nuovo contesto”. Pianetagenoa1893.net ha contattato Adrian Mihalcea, ex attaccante del Genoa nel 2002-03 (11 gol segnati) per commentare l’avvio di stagione del grifone.
Mihalcea oggi è l’allenatore in seconda della nazionale rumena attualmente guidata da una vecchia conoscenza milanista, Cosmin Contra.

Come si è trovato a Genova?

Decisamente bene. La città è molto bella, mi piaceva abitare a Pegli perché ero vicino al mare. Con il Genoa è stata la mia prima esperienza all’estero (e in Italia) e aver trovato giocatori della mia stessa nazionalità mi ha aiutato ad ambientarmi. Ho scoperto la cucina italiana, in particolare la pasta al sugo. Frequentavo il centro città dove andavo a fare shopping e quando potevo visitavo l’entroterra ligure, in particolare le Cinque Terre che sono splendide.

Segue ancora il Genoa?

Sì. Il calcio italiano lo seguo con attenzione e nel Genoa gioca Radu, portiere che ritengo di grande prospettiva. Lavoro come allenatore in seconda della Romania e con Contra seguiamo i progressi dei calciatori che possono essere importanti per il nostro progetto tecnico. Arrivai a gennaio e dopo un periodo di ambientamento sono riuscito a migliorare il mio gioco arrivando a segnare nella stagione successiva una decina di gol, peccato per come andò a finire: ci fu la retrocessione e il passaggio di proprietà.

Ricordi della sua esperienza a Genova?

Mi sono trovato molto bene. Ricordo in particolare il mio primo derby, rimasi colpito dal Ferraris pieno di gente e dal calore del tifo. A differenza di altre piazze in cui il clima è caldo in senso negativo, a Genova c’era una tensione positiva che ti emozionava. Un gol? Quello contro l’Ancona fu bello dal punto di vista tecnico, io da attaccante d’area non ero solito segnare quella tipologia di reti.

Compagni con cui ha stretto un legame particolare?

Sono rimasto amico di Codrea con il quale ci sentiamo ancora oggi. Ricordo con piacere anche Carparelli, Boisfer, De Francesco e Pegolo.

Un punto contro la Juve che ha cambiato il morale della piazza dopo il passaggio da Ballardini a Juric. Ha seguito la partita?

Ho visto un bel Genoa che ha ottenuto un punto importantissimo per il morale dopo il cambio in panchina. Pareggiare contro la Juventus a casa loro non è facile per nessuno, naturalmente a questo pari deve seguire una vittoria casalinga contro l’Udinese per aumentarne il valore e fare così un passo verso il salto di qualità. In Italia ogni partita è complicata, quindi i rossoblù dovranno stare attenti al loro prossimo avversario che reputo difficile da affrontare. Dove può arrivare il grifone? Difficile dirlo visto che il campionato è iniziato da poco, ma stando alle prime impressioni direi alla parte alta di classifica visto il valore della rosa. Certo, gli episodi dovranno anche girare a favore.

Come procede l’avventura con la nazionale?

Siamo uno staff giovane e motivato. Sono il secondo di Contra e con noi collabora anche l’ex Roma Lobont. Seguiamo con attenzione i nostri giocatori, nel Genoa gioca Radu che è il capitano dell’Under 21 e il nostro allenatore dei portieri è venuto a visionarlo.

Radu e Ronaldo (Foto Genoa cfc Tanopress)
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