ESCLUSIVA PG, Mesto: “Juric? In campo si vedeva la sua voglia di andare oltre e spingere la squadra al massimo”

"Ho vissuto stagioni indimenticabili col Genoa" spiega l'esterno oggi al Panathinaikos

Giandomenico Mesto affronta Cristian Molinaro durante Genoa-Juventus 3-2 dell'11 aprile 2009 (Foto New Press/Getty Images)

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Più di cento presenze con la maglia del Genoa coronate con reti d’autore come quella segnata al Napoli nel settembre 2009. Pianetagenoa1893 ha contattato Giandomenico Mesto, ex uomo di fascia del Grifone, oggi al Panathinaikos. “Battere la Juventus al Ferraris è un’emozione unica, ricordo ancora la serata in cui vincemmo con doppietta di Thiago. A Genova ho stretto legami forti e nella società ho sempre trovato una disponibilità incondizionata. Juric? In campo si intravedevano le sue qualità e la sua voglia di spingersi sempre oltre. Sono felicissimo per lui”.

Dallo storico 3 a 2 della doppietta di Thiago Motta nel 2008/09 al 3 a 1 firmato Simeone. Che emozione regala battere la Juve al Ferraris? L’assist per il gol di Thiago e una prestazione di grande corsa, che ricordi hai di quella partita?

Rispondere a queste domande mi porta a ricordare volentieri uno dei tanti grandi momenti vissuti col Genoa. Una serata unica, per via del risultato,della prestazione e dello spettacolo in campo e sulle tribune. Sempre bello propiziare un goal, scaricare in campo tutta la voglia di giocare, correre e lottare contro un grande avversario come la Juve in uno stadio che offre una cornice unica come Marassi. Ricordo anche un 2-2, forse l’anno seguente,sempre contro la i bianconeri dove meritavamo di vincere. Anche quella fu una serata magica,così come lo è stato la scorsa settimana. Quest’ultima, in ordine di tempo, è stata una vittoria che non mi ha sorpreso visto il valore della squadra ed avendo avuto la fortuna, appunto, di aver provato le stesse sensazioni. Complimenti,a tutti quelli che sono scesi in campo e a tutte quelle persone andate lì a sostenerli.

E’ stato compagno compagno di squadra di Juric e ha condiviso con lui lo spogliatoio. Si intravedevano le sue qualità di allenatore?

Ivan dopo aver dimostrato tante volte il suo valore da giocatore lo sta facendo con grandissimi meriti anche da allenatore e di questo ne sono felicissimo. Si intravedeva la sua voglia di non limitarsi a correre e lottare,ma andare oltre, per far sì che quell’impegno potesse rendere il più possibile. E poi così come il nostro ex allenatore di quei tempi, Gasperini, che è un grande, credo che anche lui abbia un legame unico col Genoa e questo si riflette positivamente sulla squadra e tutto quello che gira attorno ad essa.

Dopo il Genoa arrivò il Napoli e ora la Grecia. Come procede l’avventura di Mesto con il Panathinaikos?

Ho lasciato il Genoa dopo quattro stagioni intense, indimenticabili. Tutt’oggi sono In contatto con diverse persone della squadra e del posto perché ho stretto con l’ambiente rossoblu legami veri. Poi tre anni a Napoli dove non ho giocato molto, ma ho assaporato la Champions League, la lotta per le prime posizioni e la vita in una città unica ed affascinante. Ho sempre desiderato, prima di smettere, di fare un’esperienza all’estero ed ho colto al volto la possibilità che il Panathinaikos ed il mister Stramaccioni mi hanno dato. Posto bellissimo, la possibilità di imparare una lingua, più l’inglese a dire il vero che il greco, e una cultura diversa, ricca di storia. Il calcio ahimè talvolta si scontra con alcuni problemi, come quello della violenza che ha portato alla sospensione di alcune gare e questo è un vero peccato, ma il mio bilancio è comunque positivo e sono felice di questa esperienza importante. È notizia delle ultime ore che il mister sia stato esonerato, nonostante la terza posizione in classifica a due punti della seconda, ma questo è un film già visto, ossia noi giocatori che non facciamo del nostro meglio e l’allenatore che pur mettendoci l’anima paga il prezzo più alto.

Si è allenato con il Genoa prima di intraprendere questa nuova pagina di carriera. Quanto è rimasto legato alla piazza?

Come dicevo prima ho stretto legami forti al Genoa. Uno di questi è con Fabrizio Preziosi,il quale mi ha dato insieme al mister Gasp,la possibilità di allenarmi prima di andare ad Atene. L’ho apprezzato davvero tanto e non finirò mai di ringraziarli, visto che per me era un momento un po’ particolare e in loro ho trovato una disponibilità incondizionata, ma questo vale per tutte quelle persone che lavorano intorno alla squadra, dai preparatori, allo staff medico, ai magazzinieri, alla gente in sede, persone che stanno dietro le quinte ma ugualmente fondamentali.

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