ESCLUSIVA PG – L'avvocato Massimo Ranieri: “Il regolamento della licenza Uefa ha termini perentori”

“Il regolamento delle licenze Uefa presenta dei termini inderogabili”. L’avvocato Massimo Ranieri, esperto di materia amministrativa e sportiva, spiega in esclusiva a Pianetagenoa1893.net come funzionerà il ricorso del Genoa negli ulteriori gradi davanti ai giudici sportivi per poter ottenere la licenza Uefa. Il legale ha assistito l’anno scorso il Torino nella sua costituzione davanti all’Alta […]


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“Il regolamento delle licenze Uefa presenta dei termini inderogabili”. L’avvocato Massimo Ranieri, esperto di materia amministrativa e sportiva, spiega in esclusiva a Pianetagenoa1893.net come funzionerà il ricorso del Genoa negli ulteriori gradi davanti ai giudici sportivi per poter ottenere la licenza Uefa. Il legale ha assistito l’anno scorso il Torino nella sua costituzione davanti all’Alta corte di giustizia del Coni (ora Collegio di Garanzia dello sport) nel giudizio tra il Parma e la Figc sul mancato rilascio della licenza al club emiliano.

Avvocato secondo lei ci sono possibilità che il Genoa possa ribaltare il giudizio della Commissione di primo grado?

“Non conosco i motivi del diniego: la Commissione non li rende pubblici. Di conseguenza è difficile fare previsioni”.

Il presidente Preziosi ha parlato di “termini improrogabili”…

“In linea di massima, è difficile che un ricorso sia accolto se si sono svolti degli adempimenti oltre i termini previsti. Il regolamento delle licenze Uefa è perentorio in merito”.

Il regolamento prevede che non è ammesso il ricorso di altre società contro il rilascio della licenza a un altro club: è così?

“Sì, nessun club può proporlo davanti alle Commissioni di primo e secondo grado”.

Se il club rossoblù conseguisse la licenza dopo il secondo grado, non ci sarebbero ulteriori strascichi?

“No, il Genoa avrebbe conseguito la licenza e il procedimento sarebbe terminato”.

Poniamo il caso che il Grifone non l’abbia ottenuta e ricorra anche davanti al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, l’ex Alta corte di giustizia, cosa accade?

“Premetto che il recente Codice di giustizia sportiva ha istituito l’Organo Arbitrale delle Licenze Uefa, al quale sono devolute le controversie tra la FIGC e la società cui sia stata negata la licenza Uefa. Si tratta di un Collegio arbitrale composto da tre membri, dei quali due scelti dalle parti tra i componenti delle sezioni del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni e il terzo, che svolge le funzioni di presidente, designato tra i presidenti di sezione del medesimo Collegio. E’ l’ultimo grado della giustizia sportiva prima degli eventuali ricorsi davanti al Tar e, in appello, al Consiglio di Stato. Se anche la Comissione di secondo grado dovesse negare la licenza Uefa, il Genoa potrà, entro i due giorni successivi, rivolgersi a tale Organo Arbitrale”.

In questo ulteriore grado di giudizio si possono costituire altri club?

“Quelli direttamente interessati alla conferma del diniego della licenza UEFA al Genoa possono eventualmente farlo, depositando una memoria di costituzione o partecipando all’udienza. Nel caso del Torino, che assistevo nella controversia tra il Parma e la Figc, avevo presentato per l’appunto una memoria. Questo perché la società granata era arrivata settima in classifica, dietro a quella emiliana, e aveva tutto l’interesse a prenderne il posto”.

In caso di qualificazione del Genoa all’Europa League, ma non ottenendo la licenza, cosa accadrebbe?

“Si potrebbe presentare nel giudizio, davanti all’Organo Arbitrale, la squadra che si è classificata alle spalle del Genoa. Deve però avere un effettivo interesse: non può essersi classificata all’ottavo oppure al nono posto. Inoltre, deve aver ottenuto la licenza Uefa”.

Ci sarebbero però i “tempi supplementari” dei tribunali amministrativi…

“Dubito che il ricorso al Giudice amministrativo possa produrre risultati positivi. Occorre tenere conto che, nel richiedere la licenza UEFA, le società si impegnano a rispettare il Regolamento Uefa e a riconoscere la giurisdizione esclusiva del TAS di Losanna. Nel caso del ricorso del Parma, ad esempio, il Tar Lazio e il Consiglio di Stato si sono ritenuti carenti di giurisdizione in relazione alle modalità di svolgimento di una competizione sovranazionale come l’Europa League. Con la conseguenza che, nel caso di diniego illegittimo della licenza, la giurisdizione amministrativa avrebbe ad oggetto solo eventuali domande risarcitorie. Occorre anche tener presente che l’Uefa impone il termine perentorio del 31 maggio per presentare la lista delle squadre partecipanti alla Champions League e alla Europa League ed è molto difficile che i tribunali amministrativi stravolgano quanto stabilito da quelli sportivi. Ricordo che anche davanti ai Giudici amministrativi è possibile la costituzione della società controinteressata”.

Marco Liguori

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