ESCLUSIVA PG, i mister Bianchi e Bugli: “Il Genoa insegna calcio e valori umani”

"Quando vedo Pellegri mi commuovo. L'esplosione di Pietro non ci stupisce" spiegano i tecnici


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

[tps_title]Mister Bianchi[/tps_title]

Andrea Bianchi, genovese classe ’69, è lui stesso un ex centrocampista uscito dal vivaio rossoblù. Ha giocato nel Genoa nel 1991-1992 e poi due anni dopo. Dal 2008 è ritornato a far parte della famiglia del Genoa lavorando prevalentemente con ragazzi giovanissimi.

Com’era strutturato il settore giovanile del Genoa quando lei giocava? Ho condiviso momenti con i vari responsabili Maselli, Perotti, Mainetto… iniziai nella succursale della Levante C, l’Italsider, al campo di Multedo. A quattordici anni mi volevano Genoa e Sampdoria, scelsi il Grifone per ragioni di cuore. Prima il calcio era statico ora è tutto più veloce, ritmato e intenso. Trent’anni fa l’informazione poteva essere presa dopo lo stop di palla, adesso la lettura e i tempi di gioco sono d’anticipo. Va tutto eseguito in base all’occupazione degli spazi e gli smarcamenti che offrono i compagni di squadra“.

Ha conosciuto Franco Scoglio? L’ho avuto al Genoa e alla Lucchese. Un personaggio magnifico, un maniaco della tattica e grande motivatore. É un allenatore di vent’anni fa ma, a livello di preparazione, sarebbe stato moderno: non ho alcun dubbio“.

Che ruolo deve avere l’allenatore che lavora con i ragazzini? Cerco di spiegare ai ragazzi un calcio moderno, basato su autostima, capacità di scelta e buona esecuzione. Vedere prima di toccare la palla, insomma. La tecnica di base occupa almeno mezz’ora di ogni allenamento, sia a livello situazionale che analitico: colpo di testa, ricezione di petto, di coscia, colpo al volo di piatto… mai lavorare a secco, senza palla. Tutti gli esercizi di rapidità di piede sono fatti con lo strumento del calcio: il pallone“.

Le strutture e la Cantera di Barabino&Partners accelerano la crescita dei giovani calciatori?Notevolmente, e aggiungo anche lo spirito di aggregazione e di appartenenza. Allenarsi contro leva alla Sciorba ti fa sentire come una famiglia unita: un concetto di gruppo e di squadra che ciascun giocatore si porta in campo e nel suo percorso di calciatore“.

Pietro Pellegri è stato un suo ‘allievo’… Mio e di altri allenatori. L’ho avuto tre anni fa dopo averlo osservato a lungo nella filiera rossoblù. Mi aspettavo questa crescita esponenziale perché ha una determinazione agonistica non comune: in più ha gesti tecnici e fisici notevoli. Ciò che sta raccogliendo credo che stupisca ben pochi all’interno del Genoa. Nel percorso rossoblù ha ricevuto tanti consigli da tutti noi che spero si sfrutterà in futuro. Se lo merita anche perché è genoano“.

Mister Andrea Bianchi (da scuolacalciogenoa.it)
Mister Andrea Bianchi (da scuolacalciogenoa.it)
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.