Quattro stagioni alla guida del Cesena e una sulla panchina del Genoa. Giuseppe “Pippo” Marchioro arrivò al Luigi Ferraris nel 1994 quando il presidente Spinelli lo scelse per sostituire Franco Scoglio. L’allenatore classe 36′ è stato raggiunto dai microfoni di Pianetagenoa1893.net per analizzare l’attuale momento dei rossoblu e la prossima gara in cui si scontreranno le due squadre del su passato: “Il Genoa sta disputando un ottimo campionato, la squadra sta ottenendo ottimi risultati e la classifica è eloquente. I punti conquistati non sono frutto di fortunose casualità, ma del lavoro sul campo e del bel gioco espresso. Complimenti vivissimi a Gasperini è il valore aggiunto del grifone e sta facendo qualcosa di superlativo. Lottare per una posizione europea? Presto per dirlo, però vedo in simbiosi l’allenatore con i giocatori e quando vengono a crearsi certe alchimie nessun risultato è precluso. L’ambiente genoano merita questo traguardo”. Marchioro ha poi aggiunto: “Per un allenatore avere a disposizione due attaccanti come Matri e Pinilla è positivo perché sono giocatori capaci di fare la differenza e non tutti hanno la possibilità di poter vantare un potenziale offensivo di tale livello. Pur avendo caratteristiche simili potrebbero anche essere impiegati assieme dall’inizio o durante il corso della partita”.
L’ex allenatore successivamente ha parlato della sfida del Manuzzi che si disputerà domenica: “Non sarà una gara facile, in Serie A non esistono partite che non nascondono insidie. Il Cesena ha bisogno di punti, il grifone sta attraversando un periodo felice e ha un potenziale maggiore rispetto ai bianconeri, quindi lo vedo favorito. Sono preoccupato per il Cesena e spero possa riuscire a conquistare la salvezza.
Il testa a testa con la Sampdoria può essere una sorta di incentivo per migliorare la classifica ?
Naturalmente si. La supremazia cittadina è uno stimolo supplementare che nasce di conseguenza a ciò che entrambe le squadre stanno facendo sul campo
Che ricordo ha delle sue esperienze a Genova e Cesena?
A Cesena ritornerò ad abitare, mia figlia ha sposato un cesenate e ho allenato i bianconeri quattro anni, quindi sono legato alla squadra. Per quanto riguarda la stagione di Genova non mi sento colpevole per la retrocessione e sono convinto che se non ci fosse stato l’esonero probabilmente sarei riuscito a salvare la squadra, mi spiace per come finii quell’avventura. Lasciai i rossoblu a quattro punti dalla quartultima, ma il presidente decise così e io accettai.
Riccardo Cabona
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