ESCLUSIVA PG, Giovanni Porcella: «Bologna e Alessandria decisive per chiudere serenamente il 2015»

La competenza e la disponibilità per chiunque. Le due caratteristiche che distinguono Giovanni Porcella, giornalista di Primocanale intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net nella settimana che porta alla delicatissima Genoa-Bologna (sabato 12 dicembre, ore 15). Il Genoa con Pavoletti avrebbe condotto una partita diversa a San Siro? «Bisogna sempre rapportare l’intensità degli avversari: l’Inter è una […]


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La competenza e la disponibilità per chiunque. Le due caratteristiche che distinguono Giovanni Porcella, giornalista di Primocanale intervistato in esclusiva da Pianetagenoa1893.net nella settimana che porta alla delicatissima Genoa-Bologna (sabato 12 dicembre, ore 15).

Il Genoa con Pavoletti avrebbe condotto una partita diversa a San Siro? «Bisogna sempre rapportare l’intensità degli avversari: l’Inter è una squadra che subisce pochissimo in casa, solo la Fiorentina ha fatto bene perché è dotata di grande tecnica e gioco d’insieme. Gasperini a San Siro ha fatto una partita intelligente cercando l’uomo-contro-uomo a tutto campo. Pavoletti avrebbe fatto comodo per l’aiuto alla squadra con la sua fisicità, ma questo è un Genoa diverso da quello dell’anno scorso».

Cosa l’è meno piaciuto dei rossoblù a Milano? «La capacità di convertire in gol il ritmo alto che la squadra tiene: di preoccupante resta la partita con il Carpi, lì doveva esserci una migliore gestione del vantaggio e dell’inferiorità numerica. Il Genoa, non va dimenticato, che ha comunque raggiunto grandi soddisfazioni con questa mentalità, penso al 3-3 col Torino o al 2-1 col Sassuolo».

Il Bologna è nella top 3 delle squadre italiane per chilometri corsi: il Genoa, quindi, dovrà percorrere una strada alternativa? «Al suo ritorno Gasperini ha dimostrato di saper cambiare molto in termini di modulo: il Grifone quando va sotto-ritmo rischia sempre. Il Bologna verrà a Genova a fare la sua partita, sarà un match equilibrato dove non credo sia giusto snaturare il proprio modo d’interpretare il calcio con intensità».

Tre partite in una settimana, ossia Bologna, Alessandria (Coppa Italia) e Roma porteranno, poi, al derby del 6 gennaio: sarà un trittico decisivo? «Penso particolarmente alle prime due per chiudere bene l’anno: in caso di sconfitta col Bologna, il Genoa sarebbe gravemente invischiato nella lotta per non retrocedere, quindi guai a perderla. L’Alessandria è il regalo della scorsa grande stagione, i rossoblù hanno una grossa opportunità di centrare i quarti di finale. Per quanto riguarda la Roma è una trasferta che storicamente è complicatissima, subirà l’evoluzione dei precedenti due match».

Il Genoa nel mercato di gennaio in quale reparto ha bisogno qualche ritocco da restauro? «Un difensore, in estate il grave errore è stato sottovalutare l’infortunio di Marchese, un centrocampista per dare mobilità e un attaccante se Pandev andrà via. Resta comunque una rosa in linea con molte altre. A gennaio sarà importante la risposta che la proprietà darà alla piazza relativamente a tutte le voci di cessione: se arriveranno due prestiti dal Milan, significa che i problemi ci sono ancora. La finestra invernale di trasferimenti non è mai stata risolutiva».

Alessandro Legnazzi

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