ESCLUSIVA PG, Beccantini: “Gennaio, la dannazione di Preziosi. All’andata il miglior Genoa dell’anno”

Il giornalista: "Dybala è un progetto di fuoriclasse, Simeone mi piace e può fare strada"

Simeone festeggia dopo il gol alla Juve (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

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Uno dei maestri del giornalismo sportivo italiano è stato intervistato da Pianetagenoa1893.net in vista di Juventus-Genoa. Di chi stiamo parlando? E’ l’identikit di Roberto Beccantini, profondo conoscitore del mondo bianconero, ex firma di lungo corso de La Stampa e del blog ‘Beck is Back’.

Se al Ferraris si vide la Juventus più brutta dell’anno, quanto fu il merito genoano?Fu il Genoa più bello dell’anno, i bianconeri non toccarono palla nella prima mezz’ora. A fine partita Allegri non si lagnò dei falli subiti, tra l’altro tutti nello spirito del gioco rossoblù, bensì per i falli non fatti dai suoi uomini: una sintesi che trovo perfetta. Quel Genoa capì immediatamente come affrontare la Juventus, reduce dalla vittoria di Siviglia. Il Grifone di Juric prese alla gola la Signora, che porse il collo senza opporsi“.

A fine partita Allegri parlò di una «Juventus che ha rinunciato ad accettare la lotta del Genoa». Prevede una battaglia fisica anche allo Stadium?Tanta acqua è passata sotto i ponti, mi riferisco soprattutto al mercato di gennaio che ha privato Juric di tre pedine fondamentali. Tolta questa dannazione di Preziosi, il Genoa sarebbe quasi sempre a ridosso dell’Europa League. La Juventus, come all’andata, viene da una grande vittoria europea, che lascia sempre delle scorie, oltre a esaltare l’autostima. A novembre il Genoa ha potuto dire la sua, stavolta credo dipenderà solo dall’approccio della Juventus“.

Roberto Beccantini
Roberto Beccantini

Ivan Juric ha qualcosa di Antonio Conte nel modo di guidare i calciatori dalla panchina?Conte è molto più vicino a Mourinho di quanto Juric lo sia all’attuale tecnico del Chelsea. Tuttavia ci sono delle analogie nella loro postura da ‘molleggiati’ dentro l’area tecnica. Entrambi sono stati centrocampisti ma Conte segnava di più: questa loro natura li ha resi due allenatori classici. Boskov diceva che ‘il vincitore lo vedi da come si muove il centrocampo’. Sono d’accordo, anche se ci sono delle eccezioni“.

Se Dybala ha dei sivorismi, Giovanni Simeone a chi può essere accostato? Vado sempre cauto con paragoni del passato e l’attuale spaccio di fuoriclasse, sono come San Tommaso. Sicuramente Dybala è un progetto di fuoriclasse, con un sinistro che ricorda quello di Sivori, ma deve migliorare molto il rendimento fuori casa. Dipenderà solo da Paulo esplodere e non implodere com’è successo a molti. Allo stesso modo Simeone: mi piace (come Mattia Perin), è un attaccante molto mobile con quel tocco d’educazione argentina che matura nel tempo. Vede bene la porta e potrà fare strada se la squadra lo rifornirà di munizioni“.

Alessandro Legnazzi

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