ESCLUSIVA PG, Aleandro Rosi: “Vi racconto la mia vita in rossoblù”

L'affetto per i tifosi e per la famiglia, le sue letture e i programmi tv. E, ovviamente, il suo amore per Genova e il Genoa. Ecco un ritratto del giocatore amico di Antonello Venditti: "Notte prima degli esami" è la sua canzone motivazionale. E aggiunge: "Il gol? Spero di segnarne uno all'Atalanta"


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[tps_title]MODULO E TATTICHE[/tps_title]

Abbiamo letto una sua intervista di qualche anno fa, dove spiegava che “il mio modulo ideale è il 3-5-2, mi piace fare tutta la fascia”. Lei va dunque a nozze con le idee di calcio di mister Ballardini?

Sono cascato a cece, come si dice a Roma (NDR: sorride). E’ un modulo in cui posso esprimere le mie qualità nella corsa: sia in fase difensiva che in quella d’attacco. Ho però giocato anche a quattro: ma il 3-5-2 è il mio ideale”.

Ballardini ha spiegato dopo la vittoria a Verona di voler schierare “giocatori che parlino la stessa lingua”. C’è un suo segreto particolare nell’essere entrato subito in sintonia con l’allenatore e con i suoi compagni?

Ho 30 anni e per fortuna tanta esperienza. Come spiegavo prima, ho giocato in un centrocampo a quattro: in quello a cinque mi riesce tutto più facile e mi diverto molto”.

Ci sembra di capire che lei preferisca di più la fase difensiva?

Sì, mi piace molto partire da dietro, avere l’avversario davanti e marcarlo stretto. Mi diverto molto a difendere: in passato non lo gradivo molto, poiché ero molto più offensivo. Ora con la maturità preferisco più essere in difesa”.

Potrà accadere che lancerà qualche cross dalla fascia per gli attaccanti?

Il mio ruolo iniziale era quello di andare verso la linea di fondo e crossare. Cerco sempre di dare il mio contributo sia nella fase difensiva che in quella offensiva: ma preferisco prima difendere e poi attaccare”.

Pensa che dopo la traversa al derby e l’occasione contro la Roma, riuscirà finalmente a segnare?

Anche col Cagliari ho avuto un’occasione, ma Rigoni mi ha “rubato” il gol. Io voglio riprovarci: al derby ho centrato la traversa, a Crotone ho tirato addosso al portiere. Spero già da lunedì contro l’Atalanta di riuscire a segnare”.

Ma tirare in porta è nelle sue caratteristiche: ricordiamo qualche anno fa una traversa col Siena. Se il pallone fosse entrato in porta avrebbe scippato lo scudetto all’Inter…

Sì è così e voglio regalare una gioia ai tifosi con un mio gol”.

Da quando è arrivato Ballardini avete subito un solo gol tra campionato e Coppa Italia contro la Roma: è un miracolo?

Io ai miracoli credo poco. Non è un caso quanto abbiamo fatto finora: il mister ha una grandissima esperienza e sa cosa deve fare per raggiungere gli obiettivi. Con Juric eravamo più offensivi e rischiavamo di prendere i gol: con Ballardini partiamo da posizioni più arretrate e cerchiamo di colpire gli avversari con le ripartenze. E’ la strada giusta: abbiamo ritrovato fiducia ed entusiasmo”.

Lo spunto di Rosi (foto di Tanopress Genoa)
Lo spunto di Rosi (foto di Tanopress Genoa)
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