ESCLUSIVA, Martina: “Pavoletti, Rincon, Perin, Veloso, Izzo… come la Juve senza cinque stelle”

L'ex portiere rossoblù: "Il Genoa non perderà contro il Toro. Lamanna è un buon portiere per la Serie A"

Martina
Silvano Martina

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Quarantotto ore alla partita che segnerà, molto probabilmente, il destino del Genoa. Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Silvano Martina, ex portiere del Grifone (125 presenze tra il 1980 e ’84) e del Torino di Gigi Radice a metà Anni ’80, e attuale agente FIFA.

Martina, un portiere come vive una stagione come quella del Genoa? La sconfitta ti fa vivere male e dura nel tempo, a differenza della vittoria che passa subito. Bisogna restare freddi, lucidi e lavorare di più per chiamarsi fuori dalla situazione negativa. Nella stagione rossoblù ci sono stati errori ma anche tanta sfortuna“.

L’errore di Lamanna a Palermo è sintomo d’irrequietudine interiore? Le faccio un esempio che può servire da paragone: ogni quanti anni accade che la moglie faccia cadere i piatti prima di portarli in tavola? L’errore di Lamanna, che reputo un buon portiere per la Serie A, è il sintomo dell’annata genoana“.

Alla luce degli investimenti fatti, la stagione del Torino è al di sotto delle aspettative? A livello di singoli è stato un grande anno: emblematico è il rendimento di Belotti che è esploso definitivamente. Lo stesso posso dirlo in termini di punti totalizzati. Cairo ha costruito una base sulla quale lavorare, a differenza del Genoa che ha dovuto vendere parecchi giocatori importanti presumo per questioni di bilancio“.

Domenica quanto potrà influire l’episodio del 2009 che costò la retrocessione ai granata? In qualche modo influirà, il Toro verrà al Ferraris senza regalare niente, anche se, non dimentichiamo, la sua stagione è finita da qualche settimana. Ci vorrà un Grifo tosto. Sono convinto che il Genoa al minimo pareggerà e si salverà, il Crotone non andrà a Torino a fare punti“.

Confermerebbe Juric a fine stagione? Sì se la società continua a credere in lui e se la squadra lo segue: se un anno fa lo hanno scelto per il post Gasperini, è giusto dare ancora fiducia alle sue idee di calcio. In Italia ci sono troppi esoneri, è una mentalità legata al risultato che va cambiata. Prendiamo ad esempio Arsene Wenger, che guida l’Arsenal dal 1996 senza vincere tanto: quanto sarebbe durato con Zamparini o Preziosi? Juric ha dovuto rinunciare a Perin, Veloso, Pavoletti, Rincon e Izzo: posso assicurare che la Juventus senza Buffon, Pjanic, Higuain, Dybala e Bonucci non sarebbe arrivata così lontano in Europa“.

Alessandro Legnazzi

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