Campionato 1914/1915, il settimo sigillo: con tre gol il Genoa ribadisce la supremazia cittadina sull’Andrea Doria

Campionato Italiano di Prima Categoria 1914/1915 Risultati e classifiche di domenica 18 ottobre 1914 ITALIA SETTENTRIONALE Girone Eliminatorio A Risultati della III giornata: a Genova: Genoa-Andrea Doria 3-0; a Savona (GE): Savona-Alessandria 1-1; a Bolzaneto (GE): Associazione del Calcio Ligure [Genova]-Acqui [rinviata]. Classifica dopo la III giornata: Genoa punti 6; Alessandria punti 5; Savona punti […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Campionato Italiano di Prima Categoria 1914/1915

Risultati e classifiche di domenica 18 ottobre 1914

ITALIA SETTENTRIONALE

Girone Eliminatorio A

Risultati della III giornata: a Genova: Genoa-Andrea Doria 3-0; a Savona (GE): Savona-Alessandria 1-1; a Bolzaneto (GE): Associazione del Calcio Ligure [Genova]-Acqui [rinviata].

Classifica dopo la III giornata: Genoa punti 6; Alessandria punti 5; Savona punti 3; Andrea Doria [Genova] punti 2; Associazione del Calcio Ligure [Genova], Acqui punti 0 [Associazione del Calcio Ligure [Genova] ed Acqui una partita in meno].

Girone Eliminatorio B

Risultati della III giornata: a Torino: Juventus-Piemonte [Torino] 8-1; a Torino: Vigor Torino-Torino 1-5; a Biella (NO): Veloces Biella-Valenzana 1-1.

Classifica dopo la III giornata: Torino punti 6; Juventus e Vigor Torino punti 4; Piemonte [Torino] punti 2; Veloces Biella, Valenzana punti 1.

Girone Eliminatorio C

Risultati della III giornata: a Casale Monferrato (AL): Casale-Novara 1-0; a Milano: Racing Libertas Milano- Nazionale Lombardia [Milano] 0-2; a Milano: Savoia [Milano]-Pro Vercelli 0-2 [per forfait].

Classifica dopo la III giornata: Pro Vercelli punti 6; Casale punti 5; Novara punti 4; Nazionale Lombardia [Milano] punti 3; Racing Libertas Milano, Savoia [Milano] [ritirato dal campionato] punti 0.

Girone Eliminatorio D

Risultati della III giornata: a a Milano: Associazione del Calcio Milanese-Bologna 1-2; a Maslianico (CO): Chiasso-Milan 1-7; Milano: Juventus Italia [Milano]-Audax Modena 13-1.

Classifica dopo la III giornata: Milan punti 6; Juventus Italia [Milano] punti 5; Chiasso punti 4; Bologna punti 3; Audax Modena punti 2; Associazione del Calcio Milanese punti 0.

Girone Eliminatorio E

Risultati della III giornata: a Cremona: Cremonese-Como 1-2; a Milano: Internazionale Milano-Brescia 8-0; a Modena: Modena-Unione Sportiva Milanese 3-3.

Classifica dopo la III giornata: Como punti 5; Internazionale Milano, Unione Sportiva Milanese punti 4; Brescia, Cremonese punti 2; Modena punti 1.

Girone Eliminatorio F

Risultati della III giornata: a Padova: Petrarca Padova-Hellas [Verona] 1-5; ad Udine: Udine-Padova 2-4; a Vicenza: Vicenza-Venezia 6-1.

Classifica dopo la III giornata: Vicenza, Hellas [Verona] punti 6; Venezia punti 3; Padova punti 2; Udine punti 1; Petrarca Padova punti 0.

ITALIA CENTRALE

Girone Toscano

Il campionato avrà inizio domenica 1° novembre 1914.

Girone Laziale

Il campionato avrà inizio domenica 1° novembre 1914.

ITALIA MERIDIONALE

Girone Campano

Il campionato avrà inizio domenica 18 aprile 1915.

Il Genoa sconfigge 3-0 l’Andrea Doria, ma non maramaldeggia sui rivali cittadini

GENOVA, 18 ottobre 1914

Dall’avvento, due anni fa, di Garbutt, con la conseguente ristrutturazione della compagine rossoblù (esterofila fino alla scorsa stagione), sulla panchina del Genoa l’Andrea Doria aveva sempre perso i derbies con i rivali cittadini (quattro incontri, con 17 reti rossoblù e 4 blubianche). Quest’anno il gap è accentuato dal fatto che C. Sardi I e Santamaria I, nello scorso campionato squalificati per professionismo e in quello precedente nell’organico doriano, militano tra le fila dello squadrone rossoblù. Oggi, però, il solo C. Sardi I ha giocato, siglando la rete del definitivo 3-0 all’ultimo minuto dell’incontro, mentre Santamaria I, indisposto, è stato rimpiazzato dall’avanzamento all’attacco di capitan R. De Vecchi, che ha lasciato a Maineri il suo tradizionale ruolo di terzino sinistro. È stato proprio «il figlio di Dio» a sbloccare dopo un quarto d’ora il risultato, su un calcio di rigore la cui concessione da parte del signor Mauro di Milano per fallo di mano di Ghiglione sulla battuta di un calcio d’angolo, è stata aspramente contestata dalla formazione ospite, che lamentava un’irregolarità nella mischia commessa dall’inglese Walsingham, l’unico straniero in campo. La precoce capitolazione della porta della squadra più debole faceva intravvedere una sua disfatta, che, invece, non si è verificata sia per una giornata di scarsa vena del Genoa sia perché, come già accaduto nella partita di domenica scorsa dei rossoblù contro il Savona, ha brillato il pacchetto arretrato degli avversari, costituito dal giovane portiere Casalino, stilisticamente non impeccabile, ma efficace in molti interventi, e dai validi terzini Terrile e Capris. Veramente sfortunata la giornata del capitano dell’Andrea Doria C. De Marchi I, che per essere della partita aveva viaggiato in treno dalla Calabria, dove sta prestando servizio militare, ed è stato espulso per un duro intervento al 12’ della ripresa. L’Andrea Doria, già tecnicamente inferiore, ha così dovuto abbandonare qualsiasi velleità di riequilibrare la partita, anche se solo a dieci minuti dalla fine Benvenuto I ha messo al sicuro il risultato per il Genoa, prima che C. Sardi I rimpinguasse con il classico «goal dell’ex» il bottino rossoblù.

Stefano Massa

[ANTE SCRIPTUM ALLA RASSEGNA STAMPA: i brani tratti dai quotidiani genovesi dell’epoca testimoniano che il giornalismo locale era tutt’altro che super partes nel giudicare le due principali squadre della città, parteggiando chiaramente per la formazione che non aveva alcuna possibilità di aggiudicarsi il titolo nazionale, in quanto espressione di una concezione dilettantistica e nazionalista dello sport]

CITAZIONE DA IL SECOLO XIX: L’incontro Genoa Club-A. Doria. Gli anni scorsi bastava questo semplice titolo per far accorrere sul campo del Genoa o quello della Doria una folla considerevolmente grande, tutta la folla, insomma, che amava forse più la guerra accanita combattentesi tra i due club cittadini che il gioco del calcio.

Oggi non è così. Si sa che dalla guerra ad oltranza la vittoria toccò al più «forte», al «Genoa»; la «Doria» fu messa «knock-out», o meglio (astraendo un istante dal campo sportivo), la «Doria» subì la sorte di quel ragno il quale, dopo aver pazientemente fabbricato la propria rete, se la vide ad un tratto asportata da un furioso colpo di vento, senza aver avuto neanche il tempo di consolarsi dell’opera sua.

Ma a quanto ci consta, nessun rancore è rimasto contro tale colpo di vento. Colla stessa pazienza di prima, la «Doria» sta ricostruendo la propria rete e collo stesso entusiasmo di prima scende ancora contro l’ancor più forte avversario.

Come se la caverà con la squadra che ora viene battezzata come svaligiata? Oh! Essa non si è fatta e non si fa per ora illusioni. Troppo forte attualmente l’undici genoano. Unico desiderio doriano è quello, crediamo, di far notare come il suo svaligiamento sia relativo.

Siamo fermamente convinti però che, malgrado tutto, quello di domani dovrà riuscire un ottimo match, tale da richiamare ancora sul campo di via del Piano lo stesso folto pubblico di un tempo e ciò in omaggio all’agguerrito valore genoano e per un senso di ammirazione per i bianco-bleu che non si vogliono dare per vinti.

CITAZIONE DAL CAFFARO: Un tempo sarebbe bastato il solo annuncio di quest’incontro per fare sciupare rivoli d’inchiostro ai gazzettieri, e per far entrare in orgasmo i supporters dei due club rivali.

Oggi la situazione è assai mutata. Il Genoa ha da qualche tempo portato un fierissimo colpo all’eterna rivale, togliendole non col più sportivo dei metodi alcuni dei suoi migliori giuocatori. E [i giocatori del]la Doria sta[nno] riorganizzandosi nel silenzio, senza tuttavia illudersi di riconquistare presto la forma di un tempo: quella che, specialmente sul suo campo stretto ed infido, permetteva loro di elevarsi come barriera insormontabile, davanti al cammino dei vittoriosi.

CITAZIONE DA IL LAVORO: Non era più una contesa ad armi pressoché eguali, la superiorità individuale degli uomini che il Genoa ha saputo assicurarsi non lasciava sperare nulla di favorevole per i doriani, che per vari anni ebbero modo di gareggiare efficacemente colla eterna rivale.

Il passato sembra tramontato. Un incontro fra le due maggiori squadre concittadine, dacché si gioca alla palla al calcio [traduzione letterale della parola composta della lingua inglese football], specialmente se di campionato italiano, era considerato un avvenimento di eccezionale importanza. Ovunque se ne parlava con animazione, correvano scommesse, come se si trattasse di una azione…. borsistica, era insomma la nota più interessante che avrebbe forse anche messo in seconda linea fra i partigiani delle due squadre la guerra europea [il conflitto non era ancora pensato in quei suoi primi mesi di svolgimento come mondiale].

Le discussioni si intensificavano allora otto giorni prima della gara e continuavano senza tregua, vive, tese, morbose fino alla fine e dopo ancora….

Oggi, parte di quella animazione sportiva appare smorzata, nei ritrovi sportivi. Se ne parlava molto blandamente per una semplice nota del giorno. Tutti ormai erano convinti della indiscutibile supremazia del Genoa sulla avversaria, la quale nelle odierne condizioni non poteva nulla mutare, se non [opporre] una viva resistenza.

E così soltanto avvenne. Data dunque una imparità [sic!: disparità] [di valore] delle due squadre che ieri si incontravano sul campo di via del Piano, ci stava [in maniera] facile il pronostico, non v’era dubbio alcuno che il Genoa dovesse sortire vittorioso.

Il forte contro l’audace, e la vittoria è stata di chi ha saputo assicurarsi i giocatori che davano maggiore affidamento.

La gara di ieri, però, dal risultato complessivo e numerico torna a tutto onore dei doriani, i quali hanno invero contrapposto una tenace resistenza, imprevista, di fronte alla temibile squadra avversaria

CITAZIONE DAL GUERIN SPORTIVO: [In campo] vi è stata combattività, specialmente da parte dei «doriani», [ma] non è avvenuto alcun incidente spiacevole, e la partita ha potuto così avere regolare svolgimento. Indubbio merito di ciò, spetta sia ai giuocatori [delle due squadre] che ai dirigenti del «Genoa», i quali ultimi, con una copiosa distribuzione di manifestini esortanti alla calma e colla loro presenza, hanno potuto tener a freno quel buon mostro che si chiama pubblico.

Note all’incontro Genoa-Andrea Doria 3-0

La partita ha inizio nel “Campo del Genoa Cricket and Foot Ball Club”, sito a Genova in via del Piano, alle ore 15,00 di domenica 18 ottobre 1914 agli ordini del signor Mauro di Milano, socio dell’Internazionale Milano. Il Genoa ha per allenatore Garbutt e l’Andrea Doria Calì I. Al 15’ del 1° tempo il Genoa passa in vantaggio grazie alla trasformazione di un calcio di rigore da parte di R. De Vecchi. Al 12’ del 2° tempo viene espulso per un fallo grave C. De Marchi I, capitano dell’Andrea Doria. Il Genoa segna la rete del 2-0 al 35’ della ripresa con Benvenuto I e quella del definitivo 3-0 all’ultimo minuto dell’incontro con C. Sardi I.

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.