Campionato 1914/15, il settimo sigillo: il Genoa seppellisce sotto nove gol il Venezia

Campionato Italiano di Prima Categoria 1914/1915 Risultati e classifiche di domenica 28 febbraio 1915 ITALIA SETTENTRIONALE Girone di Semifinale A    Risultati della V giornata: a Genova: Genoa-Venezia 9-1; a Casale Monferrato (AL): Casale-Juventus [rinviata].    Classifica dopo la V giornata: Genoa [una partita in meno] punti 8; Casale [una partita in meno] punti 4; […]


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Campionato Italiano di Prima Categoria 1914/1915

Risultati e classifiche di domenica 28 febbraio 1915

ITALIA SETTENTRIONALE

Girone di Semifinale A

   Risultati della V giornata: a Genova: Genoa-Venezia 9-1; a Casale Monferrato (AL): Casale-Juventus [rinviata].

   Classifica dopo la V giornata: Genoa [una partita in meno] punti 8; Casale [una partita in meno] punti 4; Juventus [tre partite in meno] punti 2; Venezia [una partita in meno] punti 0.

Girone di Semifinale B

   Risultati della V giornata: ad Alessandria: Alessandria-Milan [rinviata]; a Torino: Vigor Torino-Novara [rinviata].

   Classifica dopo la V giornata: Milan [tre partite in meno] punti 4; Alessandria [tre partite in meno], Novara [tre partite in meno] punti 2; Vigor Torino [tre partite in meno] punti 0.

Girone di Semifinale C

   Risultati della V giornata: a Milano: Internazionale Milano-Andrea Doria 3-0; a Milano: Juventus Italia [Milano]-Vicenza 2-0 [per forfait].

   Classifica dopo la V giornata: Internazionale Milano [una partita in meno] punti 5; Juventus Italia [Milano] [tre partite in meno]; Andrea Doria [una partita in meno] punti 3, Vicenza [una partita in meno] punti 2.

Girone di Semifinale D

   Risultati della V giornata: a Vercelli (NO): Pro Vercelli-Hellas [Verona] [rinviata]; a Torino: Torino-Como [rinviata].

   Classifica dopo la V giornata: Torino [tre partite in meno] punti 4; Como [quattro partite in meno], Pro Vercelli [tre partite in meno] punti 2; Hellas [Verona] [due partite in meno] punti 0.

ITALIA CENTRALE

Girone Toscano

   Classifica dopo la XIV giornata: Pisa punti 24; Lucca [una partita in meno] punti 20; Libertas Firenze [una partita in meno] punti 18; Firenze [due partite in meno] punti 15; Società per gli Esercizi Sportivi SPES [Livorno] [ritiratasi dal Campionato] punti 13; Virtus Juventusque [Livorno] [ritiratasi dal Campionato] punti 10; Prato [ritiratosi dal Campionato al termine della VI giornata] punti 4; Itala Firenze [ritiratasi dal Campionato prima del suo inizio; i risultati a tavolino vengono inseriti nella classifica] punti 0.

Girone Laziale

   Risultato del recupero della VI giornata: Audace [Roma]-Lazio 3-0.

   Classifica: Roman punti 18; Lazio [una partita in meno] punti 13; Audace [Roma] [due partite in meno] punti 7; Fortitudo [Roma] [tre partite in meno] punti 6; Pro Roma [una partita in meno], Juventus [Roma] punti 5.

ITALIA MERIDIONALE

Girone Campano

   Il campionato avrà inizio domenica 18 aprile 1915.

CRONACA di Genoa-Venezia 9-1

Il Genoa sommerge di reti un dimesso Venezia

GENOVA, 28 febbraio 1915

 A poco più che un allenamento dei propri beniamini ha assistito oggi il discreto pubblico presente sugli spalti del terreno di Marassi per l’incontro tra il Genoa capolista del Girone A di Semifinale dell’Italia Settentrionale e la «cenerentola» Venezia, a cui nulla ha giovato aver giocato per più di due terzi dell’incontro con un uomo in più, essendosi infortunato a una caviglia il mediano destro dei padroni di casa A. Magni in un contrasto con un avversario al 24’ del 1° tempo. I lagunari, che erano stati in modo più che onorevole battuti di misura (1-2 in trasferta e 0-1 in casa) dai pur declinanti campioni d’Italia in carica del Casale, non lasciavano prevedere nell’incontro con una squadra con cui si erano orgogliosamente battuti sul loro campo all’andata, soccombendo, schierati con la medesima formazione di oggi, con un dignitoso 0-3, una disfatta di simili proporzioni, che, essendosi materializzata soprattutto nel 1° tempo (conclusosi sul 6-1 per il Genoa), non può nemmeno essere spiegata con le tossine accumulate dai calciatori neroverdi nella mattinata trascorsa in treno (anzi nella ripresa, complice un rilassamento del Genoa, sono stati più intraprendenti, impegnando in diverse occasioni Lissoni). Sicuramente la terza delle formazioni venete che hanno affrontato gli uomini di Garbutt all’ombra della Lanterna si è dimostrata la più sprovveduta (nei due precedenti campionati gli scaligeri dell’Hellas avevano rimediato uno 0-5, giocando con soli dieci uomini, e uno 0-3 e il Vicenza un «eroico» 0-1, con rete di Grant a tre minuti dal termine dell’incontro, e uno 0-3). In una giornata in cui è sfavillato l’astro di Santamaria I, che ha segnato le prime cinque delle nove reti genoane ed ha scoccato il tiro deviato da Dorigo II alle spalle di Bazzeghin (oggi il diciassettenne portiere dei lagunari non era in quello stato di forma che un estremo difensore dovrebbe esibire negli incontri con avversari decisamente superiori) in occasione della settima segnatura, si è registrata la prima marcatura subita nel Girone di Semifinale dalla formazione di Garbutt, quando al 29’ del 1° tempo Lissoni si è fatto sorprendere da un tiro di Migliorini. La quota di otto punti a cui è arrivato il Genoa, che ha finora vinto tutti gli incontri di questa seconda fase, è la maggiore raggiungibile dal Casale, se riuscirà a battere sul suo campo domenica prossima gli uomini di Garbutt e poi la Juventus nel recupero dell’incontro rinviato oggi per neve. Invece i bianconeri, di cui non è azzardato ipotizzare il «bottino pieno» nel duplice scontro con il Venezia, hanno la possibilità, vincendo nei due recuperi contro il Casale e (a Torino) contro il Genoa di arrivare a quota 10. Quindi la qualificazione del Genoa al Girone Finale non è sicura, ma i suoi sostenitori, alla luce di quanto visto finora, hanno tutte le ragioni per essere fiduciosi.    

Stefano Massa

   CITAZIONE DAL GIORNALE MILANESE LA GAZZETTA DELLO SPORT [articolo di Ettore Benvenuti]: Accolti festosamente dal nostro pubblico e dai nostri dirigenti che vollero per l’occasione ricambiare le cortesie usate ai nostri giuocatori nella recente visita a Venezia, i rappresentanti della Laguna lasciavano sperare in una partita invero più contrastata di quella offerta quest’oggi contro i rosso-bleu.

   Il Genoa invece ha trovato facile e piana la vittoria, quantunque sia stato costretto a giuocare per tre quarti del match con soli dieci uomini, per il forzato ritiro di [A.] Magni. Ma troppe lacune presentava oggi la squadra veneta per poter fronteggiare la salda compagine nei [sic!: dei] rosso-bleu. Deboli in difesa – anche Bazzeghin non rispose alla fama che si era formata intorno a lui di portiere di gran classe – assolutamente inefficace nella linea d’attacco per la mancanza di decisione nel tiro in porta, solo [nel]la linea di sostegno ha potuto reggere al confronto dei rivali per merito di Vecchina [I] e di Dorigo [I].

   CITAZIONE DAL GIORNALE GENOVESE CAFFARO: Il Genoa prosegue, di trionfo in trionfo, nella marcia ascensionale verso la conquista del Campionato italiano di foot-ball.

   La bella compagine rosso-bleu, ancora ieri, pur avendo un facile incontro da disputare, diede prova della reale forza che si racchiude nell’inquadrato e saldo undici genoano.

[…]

   Il «Venezia F.B.C.» che si presentava ieri sul terreno di via del Piano nel «retour-match» coi rosso-bleu per le semifinali del campionato stesso, ben poca resistenza ha potuto offrire al penetrante giuoco dei nostri.

   Il «Genoa [C.F.B.C.]» colla azione sua possente, ebbe subito assicurato il successo segnando al primo minuto con Santamaria [I], il quale ha pure modo di raggiungere al 9.o m. [cioè: minuto] il secondo goal a seguito di una vivacissima discesa condotta da Berardo [II] e [C.] Sardi [I].

   A sua volta [il] «Venezia» riesce a incunearsi tra le estreme linee genoane, ma sciupa in un lungo lavorio di «passes» [cioè: passaggi] la bella azione che condusse i propri «forwards» [cioè: attaccanti] fin sotto la rete di Lissoni.

    Al 24.o minuto [A.] Magni è costretto ad abbandonare il campo per una distorsione prodottasi ad un piede e più non potrà riprendere il suo posto. Così [il] «Genoa [C.F.B.C.]» deve giuocare con soli 10 uomini, senza veder menomata per questo la superiorità della squadra. Anzi è ancora Santamaria [I] che al 29.o m. segna, mentre poco appresso i nero-verdi possono sorprendere Lissoni e segnare con Migliorini.

   L’attore principale, sorprendente per l’attività ed il brio è stato indubbiamente Santamaria. Questi infatti segna altri due goals [al 31’ e al 33’] e prima che si arrivi al riposo Walsingham aumenta il bottino con un nuovo punto che è il 6.o.

   La ripresa, se permette ai veneziani qualche maggiore scorreria nel campo dei rosso-bleu, obbligando ripetutamente al lavoro il nuovo portiere genoano, pure il «Genoa [C.F.B.C.]», non impegnandosi seriamente, può guadagnare nuovo vantaggio penetrando per altre tre volte la rete del «Venezia» al 19.o m. [cioè: minuto] con [un tiro di] Santamaria [I deviato da Dorigo II], al 28. m. [cioè: minuto] con [C.] Sardi [I] e al 39. m. [cioè: minuto] con Berardo [II]. Il fischio del «referee» [cioè: arbitro] [Brunetti di Torino] mette termine alla danza dei «goals» che minacciava di proseguire ancora e la partita si chiude colla netta affermazione del «Genoa [C.F.B.C.]» con 9 goals contro uno.

   CITAZIONE DAL GIORNALE GENOVESE IL SECOLO XIX: Nel secondo tempo pel Genoa segna [un’autorete] Dorigo II del Venezia, poi [C.] Sardi [I], su debole rimando del portiere veneto, e finalmente Berardo [II], su centro di Benvenuto [I].

   CITAZIONE DAL GIORNALE TORINESE LA GAZZETTA DEL POPOLO: Il «match» fra il Genoa [C. F. B. C.] Club ed il Venezia F. [B.] C., che si presentava interessante, non lo è stato affatto, data la grande superiorità dimostrata dai genoani sin dall’inizio della partita. I rosso-bleu non hanno avuto difficoltà ad assicurarsi  la vittoria con ben 9 «goals» contro 1.

   I «goals» si susseguirono senza destare […] alcun stupore nel discreto pubblico che assisteva all’incontro. Arbitro Brunetti del Torino F.C..

   CITAZIONE DAL SETTIMANALE MILANESE SPORT [articolo di Chantecler]: La notizia che il Genoa aveva seppellito sotto il cumulo di nove goals il giovane valore della squadra veneziana è stata accolta con non poco stupore. Il Venezia non aveva chances sul campo genovese; poteva solo aspirare ad una onorevole sconfitta. E la cortesia degli avversari e la vivacità della squadra di Vecchina [I] dovevano creare un risultato non umiliante per i footballers della Laguna.

   Il Venezia al suo attivo aveva due magnifiche lotte sostenute col Casale, sul suo campo e su quello avversario: due sconfitte per un solo punto, che dicevano esaurientemente i grandi progressi compiuti dalla squadra [della città] di San Marco sul suo campo, contro il Genoa aveva perso più nettamente, ma i tre a zero del girone di andata non rappresentavano [sic!: il tre a zero del girone d’andata non rappresentava] certo un disastro.

   Malgrado questo passato di brillanti battaglie, il Venezia è crollato a Genova. Il disastro si accresce se si pensi che il Genoa ben presto si è trovato costretto a giuocare con soli dieci uomini, dopo l’incidente di giuoco che è toccato al bravo [A.] Magni, dieci uomini hanno ottenuto nove goals: un goal [di media], cioè, per giocatore; evidentemente il portiere non può essere computato.

   Questo risultato è troppo strano perché noi possiamo tentare di spiegarlo. Della potenza del Genoa non è il caso di dubitare più: ma erriamo affermando che nella vittoria per nove a uno entra più la defaillance dei veneziani che una eccezionale partita genoana?

   Evidentemente i veneziani devono aver avuto una pessima giornata. Dicono che il portiere Bazzeghin, già affermatosi come un giuocatore di prim’ordine in precedenti incontri di particolare difficoltà, non fu pari all’aspettativa. Qualche ingranaggio, certo, non deve aver funzionato bene nel meccanismo veneziano.

   Ma non sofistichiamo oltre. Il football è bello… perché è vario. E di tanto in tanto certi risultati illogici convincono ancora una volta l’umile cronista del [foot-]ball, che… non si è mai finito d’imparare.

Note all’incontro Genoa-Venezia 9-1

La partita, che si gioca sul “Campo del Genoa Cricket and Foot Ball Club”, sito a Genova in via del Piano, ha inizio alle ore 15,00 di domenica 28 febbraio 1915 agli ordini del signor Brunetti di Torino, socio del Torino. Il Genoa ha per allenatore Garbutt e il Venezia Vianello. Al 30’ del 1° tempo, dopo che i padroni di casa, in quel momento in vantaggio per 3-0, sono da sei minuti (e come sarà per tutto il resto della partita) rimasti in dieci uomini per un infortunio ad A. Magni, il Venezia segna con Migliorini la sua unica rete. Il Genoa va in rete nel 1° tempo per cinque volte con Santamaria I (al 3’, al 9’, al 29’, al 31’ e al 33’) e per una con Walsingham (al 44’); nella ripresa segna ancora con un autorete di Dorigo II su tiro di Santamaria I al 19’, con C. Sardi I al 28’ e con Berardo II al 39’.

A cura di Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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