Zang zang tumb tumb, l'assedio vincente del Genoa

Ogni 5 secondi la Nord sentito urlare Capel visto sgusciare falli subire Romagnoli cacciare Gasperini regolarità decisione BUM BUM Punizione Dzemaili tiro rapido nel sacco pallone si infila GOOOOOOOOlllllll Ferraris esultare strillare perdifiato Bum Marchese devia con la schiena DiSpErAzIoNe Bertolacci Pavoletti sgusciante velocità superare Perotti balzare fulminare Laxalt stantuffo corsa tempesta impeto Rapidità Rincon […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Ogni 5 secondi la Nord sentito urlare

Capel visto sgusciare falli subire Romagnoli cacciare

Gasperini regolarità decisione

BUM BUM Punizione Dzemaili tiro rapido nel sacco pallone si infila

GOOOOOOOOlllllll Ferraris esultare strillare perdifiato

Bum Marchese devia con la schiena DiSpErAzIoNe Bertolacci

Pavoletti sgusciante velocità superare

Perotti balzare fulminare

Laxalt stantuffo corsa tempesta impeto

Rapidità Rincon Digueiras colpire difesa rossonera vacilla PATATRAC

Burdisso capitano vittorioso STAI PARLANDO CON ME STAI PARLANDO CON ME

DISPERAZIONE Mihajlovic CoNfUsIoNe

Mi scuserete, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, per questo mio esordio un po’ particolare, ma ho voluto descrivere la vittoria del Genoa sul Milan alla maniera del futurista Filippo Tommaso Marinetti. Una vittoria costruita sui dettami del modo di giocare di Gian Piero Gasperini: innanzitutto tempesta e impeto contro l’avversario che, se attaccato in modo asfissiante, mostra (com’è accaduto) i suoi limiti. A seguire: dominio sulle fasce, con le catene Laxalt e Diogo. Squadra in movimento, in attacco e difesa modello “fisarmonica”, grazie alla presenza di un centravanti di peso come Pavoletti. Marcatura a zona che ha frenato per oltre metà gara Luiz Adriano e Balotelli. In più, un Capel tornato a livelli notevoli di forma che ha costretto quasi sempre da solo i milanisti al fallo sistematico e a subire cartellini gialli a raffica. Il gol su punizione di Dzemaili ha evidenziato la pericolosità dei rossoblù su calci piazzati: un arma che potrà essere utile contro le squadre che si chiudono a riccio e non concedono spazi in attacco. Oltre a ciò, c’è da sottolineare la pretattica perfetta di Gasperini: ha tenuto celata sino a ieri pomeriggio la possibile presenza di Pavoletti e Gakpé. La presenza del primo si è dimostrata una delle carte vincenti.

E’ una vittoria che riporta serenità ed equilibrio nell’ambiente genoano, che dopo la sconfitta a Roma contro la Lazio si è dimostrato molto depresso. Addirittura si è parlato di lotta per la retrocessione. Direi più semplicemente: prima la squadra non era da buttare, ma ora non è da scudetto. Adesso si può guardare con fiducia a un possibile esito positivo per la prossima trasferta di Udine. Poi ci sarà la sosta del campionato e potrebbero ritornare in seguito altri giocatori, mentre altri potrebbero assimilare al meglio gli schemi di Gasperini. Insomma, basta aspettare e verranno altri risultati importanti. Passo e chiudo!

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.