Un buon punto a Verona, ma si poteva fare di più

Miei cari amici genoani vicini e lontani un punto conquistato fuori casa è un elemento certamente positivo. E’ un vero peccato il fatto che il Genoa non sia riuscito a conquistare la posta piena contro il Chievo in 10 uomini e che ha tentato di attaccare ancor meno dei rossoblù. Insomma, si poteva fare di […]


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Miei cari amici genoani vicini e lontani un punto conquistato fuori casa è un elemento certamente positivo. E’ un vero peccato il fatto che il Genoa non sia riuscito a conquistare la posta piena contro il Chievo in 10 uomini e che ha tentato di attaccare ancor meno dei rossoblù. Insomma, si poteva fare di più e prendere i tre punti che avrebbero dato ancor più morale, allontanando con più decisione i rossoblù dalle zone basse della classifica. Si deve comunque sottolineare che il nuovo arrivato Floro Flores non poteva fare miracoli alla sua prima apparizione: in mancanza di alternative Ballardini ha fatto benissimo a schierarlo sin dall’inizio e l’attaccante si è impegnato molto. La sua prestazione è comunque stata insufficiente per una serie di motivi: oltre all’inserimento negli schemi, il giocatore era fermo da tempo e non aveva i 90 minuti nelle gambe. E’ da rivedere nelle gare successive, magari con una punta centrale autentica come Boselli. Attenzione però: Floro Flores ha dimostrato oggi che è una potenziale valida seconda punta, non bisogna cadere dunque in un equivoco. E a proposito di nuovi acquisti, qualcuno arriccerà il naso, ma secondo me tra Marchetti ed Eduardo io terrei il portoghese che ha dimostrato di sapersi riprendere dopo la maledetta scorsa domenica. Merito probabilmente anche di Spinelli, il preparatore dei portieri che lo ha preparato per tutta la settimana. Inoltre l’ormai ex del Cagliari è fermo da sei mesi: il rossoblù dà più sicurezze.

L’episodio del pallone toccato da Frey col braccio merita un cenno: dopo aver visto moviole e contromoviole ho notato che il difensore ha l’arto attaccato al corpo. Non sembra proprio che ci siano gli estremi per il rigore.

Torniamo alla partita. Il Genoa ha convinto dal centrocampo alla difesa: ha smorzato gli ardori dei padroni di casa sulle fasce e blindato la difesa. Insomma, Ballardini ha giustamente fatto dietrofront rispetto alla gara con l’Udinese, quando si è esposto al contropiede avversario. Ha puntato a una “guerra di logoramento”, per dirla con lui che ama i paragoni storici: c’è stato il “cannoneggiamento” nel finale, ma è mancato il colpo vincente sull’avversario esausto. Il Genoa ha fatto tanto movimento, ha dominato completamente dal momento dell’espulsione di Cesar ma purtroppo non ha concretizzato. Anche oggi si è notata la mancanza di un trascinatore in attacco: Palacio e Jankovic sono buoni esterni, ma non possono ricoprire questo ruolo. Si attende il pieno recupero di Boselli e Paloschi che possono essere schierati da punta centrale: ruolo che attualmente manca. Il peso offensivo può dunque aumentare e dare i suoi frutti. Si spera nella presenza di uno dei due calciatori nella sfida del Ferraris contro il Parma: va bene un punto fuori casa, ma occorre conquistare la vittoria interna per la famosa media 3+1. E allo stato attuale, non conta come coglierla, col gioco o senza gioco: l’importante è ottenerla e basta. In fin dei conti, con la classifica corta attuale, si può recuperare in fretta il terreno perso. Lo si può fare, anche perché il pubblico si è stretto attorno alla squadra: lo ha dimostrato oggi al Bentegodi, incitandola dal primo all’ultimo minuto. Almeno è tornato il sereno sul pianeta Genoa.

Marco Liguori

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