Troppo brutto il Genoa per essere vero

Primo tempo regalato all'Atalanta. Si sono pagati gli sforzi fisici e mentali per il derby e il Milan. Juric dovrà recuperare le energie per affrontare l'Udinese

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

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Oggi in campo è sceso il Genoa mascherato per Halloween: è stato troppo brutto per essere vero. Purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, il verdetto di Bergamo è stato molto amaro. Non c’entra nulla il discorso sulla presunta sfida tra Gasperini e Juric: le ragioni sono differenti e molto semplici da spiegare. C’era una squadra in campo, l’Atalanta, che aveva grande vigoria fisica ed è riuscita a bloccare l’avversario in mediana e sulle fasce. Dall’altro lato c’era l’altra, il Genoa, con le gambe molli che non è riuscita quasi mai ad entrare in partita: complice una giornata completamente storta, dovuta probabilmente al gran dispendio di energie fisiche e mentali per il derby e, soprattutto, per il Milan. Purtroppo, è stato pagato lo scotto per questo. In particolare, il risultato è stato compromesso nel primo tempo, regalato ai padroni di casa.

A ciò dobbiamo aggiungere (non è una scusante, sia ben chiaro, ma un dato di fatto) che l’arbitro Fabbri ha inspiegabilmente ammonito Munoz dopo soli 32 secondi di gioco: ciò ha condizionato la prestazione del difensore rossoblù che ha temuto il cartellino rosso. Inoltre, la scelta di Ntcham è inaspettata: i suoi due errori in marcatura hanno permesso a Kurtic di portare in vantaggio i nerazzurri. In più, la partita si è mostrata anche “stregata” in due occasioni nella ripresa: sul tiro di Simeone e sul colpo di testa di Burdisso salvato sulla linea sul portiere Berisha.

Come avevo detto già dopo il derby non bisogna abbattersi: finora mister Juric ha costruito molto e doveva arrivare la giornata nera. Il tecnico, che ha ammesso (e gliene va dato atto) con grande umiltà i suoi errori, dovrà recuperare in settimana tutte le energie per affrontare al Ferraris domenica prossima l’Udinese. Anche perché c’è in ballo un obiettivo: scacciare le difficoltà incontrate con le medio piccole nell’ultimo periodo, vedi Pescara ed Empoli (sia pure con lo zampino degli arbitri). E di sicuro si impegnerà al massimo per poterlo centrare: passo e chiudo!

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