Il titolo della canzone di Ornella Vanoni che ho ripreso stasera, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, spero che sia di buon auspicio. Scacciare il più in fretta possibile la tristezza (inaspettata dopo la gioia per la vittoria del turno precedente) piombata dopo una sconfitta incredibile contro il Carpi. Inutile girarci attorno: l’espulsione di Pavoletti nei primi minuti di gioco ha condizionato tutta la gara. Purtroppo il centravanti è passato dall’altare della gloria per il gol all’ultimo secondo contro il Sassuolo alla polvere per il rosso diretto: chissà quali sono le motivazioni della gomitata al suo diretto avversario Gagliolo. Un episodio gravissimo che avrà a lungo ulteriori ripercussioni: ora salterà di sicuro la prossima gara contro l’Inter e molto probabilmente anche un’altra. Di più: è il settimo cartellino rosso tra le fila del Grifone. Oltre a Pavoletti, c’è da dire che forse la squadra ha perso la testa: dopo il gol di Diogo ci si attendeva una gara diversa, anche se c’era l’inferiorità numerica. In più dopo il pareggio di Borriello (gran partita la sua), i giocatori hanno provato a vincere pur non avendo le energie fisiche e nervose per superare il modulo 3-5-2 con cui gli emiliani si sono schierati nella ripresa. E così è arrivato il raddoppio e sul Ferraris si è spenta definitivamente la luce. Eppure nel primo tempo sembrava che il Grifone riuscisse a tenere il campo: invece è arrivata una giornata completamente storta.
Dunque è stata persa un’occasione ghiotta per portarsi nella parte sinistra della classifica e iniziare a pensare a obiettivi più elevati. “Dobbiamo fare meno stupidate” ha giustamente affermato Gasperini a fine gara. Penso a un’espressione che mi ripetono spesso amici e colleghi: “Cose da Genoa!”. Dunque, il Grifone ha perso inaspettatamente col Carpi, ma potrebbe cogliere un risultato positivo contro i nerazzurri a San Siro. Tutto può essere: occorre però far tesoro degli errori commessi oggi. Passo e chiudo!
Marco Liguori
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