Stramaccioni non fa al caso del Genoa: ecco i motivi

Il risiko degli allenatori coinvolge anche il Genoa. Sembrava tutto semplice e logico con l’eventuale conferma di Davide Ballardini dopo la salvezza raggiunta: invece non è così. Nel pomeriggio Alfredo Pedullà ha lanciato una “bomba” di mercato: Preziosi pensa ad Andrea Stramaccioni come prossimo tecnico del Genoa. E ne ha fornito i possibili particolari dell’operazione: […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il risiko degli allenatori coinvolge anche il Genoa. Sembrava tutto semplice e logico con l’eventuale conferma di Davide Ballardini dopo la salvezza raggiunta: invece non è così. Nel pomeriggio Alfredo Pedullà ha lanciato una “bomba” di mercato: Preziosi pensa ad Andrea Stramaccioni come prossimo tecnico del Genoa. E ne ha fornito i possibili particolari dell’operazione: al suo stipendio ci penserebbe l’Inter, la società che lo ha esonerato. Già in settimana ne avevano parlato Calciomercato.it e Repubblica-Il Lavoro. C’è però un elemento essenziale che ancora manca (e non è poco): la volontà dell’ex allenatore nerazzurro. Non risulta, allo stato attuale, che “Strama” voglia rimettersi in gioco, dopo l’inaspettato benservito di Moratti per ingaggiare Walter Mazzarri. Ma c’è una seconda riflessione da compiere: non sarebbe l’allenatore adatto per una società in fase ricostruzione come il club rossoblù. Sia ben chiaro, non ho preclusioni verso un professionista serio che ha svolto un buon lavoro con la Primavera nerazzurra: ma occorrerebbe una persona che conosca l’ambiente, che abbia la fiducia del presidente e l’affetto dei tifosi. Dopo la stagione appena trascorsa in modo tutt’altro che esaltante, Stramaccioni sarebbe messo immediatamente sotto esame già dalle amichevoli estive disputate dal Grifone. Sarebbe in pratica una vera e propria scommessa, il cui esito è tutto da verificare. E ciò non farebbe al caso né del Genoa, né del suo patron che ha dichiarato il 16 maggio scorso a Pegli i cronisti che chiedevano lumi sulla scelta della guida tecnica: «Non farò scommesse, sarebbe un azzardo».

L’identikit che ho illustrato in precedenza, scusate se insisto, riporta a Ballardèn: ma Preziosi cerca altro. Si sta guardando attorno con Sannino, corteggiato anche dal Verona. Ha pensato anche a Delneri: si dice per motivi economici, visto che guadagna 1,2 milioni netti all’anno. Altra scelta poco felice: come si ricorderà, oltre alla raffica di sconfitte incassate durante il suo operato, dopo l’umiliante sconfitta di Pescara ci fu un litigio tra l’allenatore e la squadra. E’ molto difficile quindi che possa riproporlo. Sarebbe più opportuno concordare la risoluzione del contratto, così come per De Canio che è ancora a libro paga: in questo modo ne beneficerebbero anche le casse societarie.

E torniamo al “Balla”: l’allenatore dell’ultima salvezza è stato avvicinato oggi dai cronisti poco prima dell’inizio di Entella-Lecce, ma non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione riguardo al suo addio o alla sua riconferma. Chissà, forse il suo incontro con Preziosi (atteso come quello di Vittorio Emanuele e Garibaldi a Teano, che vide poco dopo il ritiro a Caprera dell’Eroe dei due mondi) non avverrà ed è già tutto deciso, con il suo ritiro a Ravenna. Però, sperare in una sua permanenza a Pegli è lecito.

Questo dunque è l’incerto scenario attuale, salvo ovviamente mutamenti repentini e improvvisi. Aspettiamo fiduciosi le decisioni al riguardo.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.