Senza difesa non si fa molta strada

Recriminazione per le occasioni perdute dal Genoa nel finale e per la traversa di Sampirisi, assieme ai confortanti 20 minuti iniziali. Stasera, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, in molti penseranno soprattutto (se non esclusivamente) a questi elementi della gara di Catania. A mio modesto parere, si può concordare solo in parte […]


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Recriminazione per le occasioni perdute dal Genoa nel finale e per la traversa di Sampirisi, assieme ai confortanti 20 minuti iniziali. Stasera, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, in molti penseranno soprattutto (se non esclusivamente) a questi elementi della gara di Catania. A mio modesto parere, si può concordare solo in parte con queste opinioni. Stasera abbiamo visto una squadra con grande carattere e tempra: un deciso salto in avanti rispetto a un anno fa, quando la voglia di lottare dei giocatori in più momenti era venuta meno. Tuttavia vorrei far notare un concetto fondamentale del calcio italiano: senza difesa si fa davvero poco strada. E stasera il Grifone ha mostrato, com’era già accaduto contro il Verona in Coppa Italia e in campionato contro il Cagliari, ancora di più il suo tallone d’Achille costituito dal reparto arretrato. Quest’ultimo ha “ballato” non solo nell’occasione dei primi due gol dei padroni di casa, ma già in diversi momenti precedenti. Ha influenzato questo atteggiamento poco edificante la presenza di un centrocampo che fa poco filtro e che l’uscita di Seymour ha indebolito ulteriormente. Forse De Canio voleva “mostrare i muscoli” con l’inserimento Jorquera pensando di poter impensierire il Catania. Gli etnei non hanno fatto una piega e hanno proseguito il proprio gioco costituito da Almiron e Biagianti che supportavano i due esterni Barrientos (sempre “cattivo” contro i rossoblù) e Gomez. In più la punta centrale Bergessio non si è fatto pregare durante la colossale dormita collettiva della difesa genoana e ha segnato la seconda marcatura.

C’è una scusante a favore di De Canio: ci sono ancora due nuovi difensori da provare, ossia Ferronetti e Velsasquez. Due possibilità in più per il tecnico che ha comunque dato alla squadra tanta conicità fisica. Ma dovrà rivedere i meccanismi difensivi e la coordinazione col centrocampo. Nel settore avanzato, invece, il Genoa mostra segnali positivi con Vargas (che però non riesce a ripiegare quando attacca l’avversario, come accadeva a Firenze) e Immobile. Borriello, pur se utilizzato nei minuti finali, ha dato una marcia in più alla squadra e ha costruito un paio di azioni pericolose. Per fortuna, arriva la sosta della Nazionale che può riordinare le idee e far rivedere meccanismi e schemi. Un piccolo aiuto, visto che il 16 settembre sarà di scena la Juventus campione d’Italia al Ferraris.

Marco Liguori

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