Qualcuno ci spieghi: è più grave entrare allo stadio con una sciarpa del Genoa o con una cesoia?

Tanti tifosi su Facebook mi hanno segnalato un fatto paradossale: anzi l’assessore Scidone me lo ha ribadito nella sua intervista (clicca qui). Nella fatidica e triste serata di ieri sono stati fermati all’ingresso del Tempio coloro che indossavano una sciarpa del Genoa oppure esibivano un cuscino col Grifo poiché si sospettava un’eventuale (ma improbabile) provocazione. Poco dopo abbiamo […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Tanti tifosi su Facebook mi hanno segnalato un fatto paradossale: anzi l’assessore Scidone me lo ha ribadito nella sua intervista (clicca qui). Nella fatidica e triste serata di ieri sono stati fermati all’ingresso del Tempio coloro che indossavano una sciarpa del Genoa oppure esibivano un cuscino col Grifo poiché si sospettava un’eventuale (ma improbabile) provocazione. Poco dopo abbiamo assistito tutti allo show di Ivan “il terribile” Bogdanov, vestito tutto di nero alla black block, che brandeggiava la sua cesoia tagliando con dovizia e perizia la rete divisoria del settore dello stadio. E ancora dopo la Rai ci ha proposto l’incredibile immagine dei teppisti serbi che cercavano di sfondare un vetro divisorio, non riuscendoci per fortuna. Chiedo scusa a tutti gli alti dirigenti dell’ordine pubblico, ma io non capisco questa disparità di trattamento, questi controlli dettati dalla logica “due pesi e due misure” che già pervade molto spesso le decisioni della giustizia sportiva. E non comprendo la “pericolosità” di sciarpe e cuscini rispetto a quella (ben più reale e cruenta) di cesoie e spranghe.

E scusate ancora il mio pervicace comprendonio di cronista, ma non capisco neppure il divieto di trasferta dei tifosi genoani residenti in Liguria a Roma. Come non comprendo assolutamente la possibile e potenziale mescolanza in quel dell’Olimpico tra i sostenitori rossoblù non residenti in Liguria con quelli giallorossi: potrebbe essere un altro rischio foriero di infiniti lutti. E poi perché adottare restrizioni se è stata riconosciuta da tutti la correttezza e la disciplina della tifoseria rossoblù nella trasferta di Milano? Ma è mai possibile che in questo Paese il senno sia stato perduto come quello dell’Orlando di ariostesca memoria? Spero soltanto che arrivi un Astolfo che lo possa recuperare sulla luna.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET  

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.