Pronti? Via! Inizia la stagione del Genoa

Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso stasera il Genoa ha cominciato la stagione 2011/12. Prima però di parlare dell’amichevole odierna, voglio salutare Omar Milanetto. Lo ricordo bene quando l’ho conosciuto e intervistato nel 2009: rise di gusto quando lo soprannominai “figlio dello sceicco” in omaggio alla celebre battuta di Totò. Da stasera […]


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Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso stasera il Genoa ha cominciato la stagione 2011/12. Prima però di parlare dell’amichevole odierna, voglio salutare Omar Milanetto. Lo ricordo bene quando l’ho conosciuto e intervistato nel 2009: rise di gusto quando lo soprannominai “figlio dello sceicco” in omaggio alla celebre battuta di Totò. Da stasera va via: è una vicenda triste, di cui non ne vorrei parlare più se non chiosando con una celebre frase latina, “sic transit gloria mundi”. Punto e basta.

Tornando all’amichevole con cui il Grifone ha battuto con punteggio tennistico lo Stubaital, si può dire che sono emersi i primi virgulti della pianta che sta curando Alberto Malesani. E’ troppo presto per trarre conclusioni, visto anche il valore tecnico degi avversari, però la squadra ha risposto bene al primo test: non era facile, visto che la filosofia di gioco del nuovo tecnico è completamente differente da chi lo ha preceduto. Anzi, a fine gara Malesani ha fatto intendere che cambierà ancora per dare più fisionomie alla sua impostazione. Insomma, ci si potrebbe attendere in futuro un Genoa “camaleonte” che sa adattarsi in base agli avversari e alle circostanze. Se l’allenatore riuscirà nel suo intento sarà molto interessante vedere in pratica questa filosofia. A Neustift si è visto un buon centrocampo, con un Kucka già in forma, un Antonelli che riusciva spesso a sovrapporsi sulla fascia a sinistra. Seymour si è ripreso dai suoi problemi fisici e ha svolto bene il suo compito di interdittore. In attacco Palacio ha svolto il suo lavoro consueto su tutto il fronte d’attacco; bene il suo connazionale Pratto, tanto grande quanto agile. Birsa e Constant hanno dimostrato di essere rapidi e di saper orchestrare la manovra in fase offensiva. In ombra Rudolf (dovrebbe essere ceduto) e Hallenius. Bene invece Ribas, Jorquera e Zè Eduardo. La difesa è stata poco sollecitata: è da rivedere in altri frangenti.

Con l’infortunio del nerazzurro Viviano, il Genoa deve puntare su altri giocatori per ricoprire il delicato ruolo di portiere. A questo punto si apre la strada verso Storari e Frey: uno dei due sarebbe un buon acquisto non soltanto per la capacità di saper parare senza incertezze. Entrambi possiedono una qualità importante per un estremo difensore: saper ordinare e orchestrare la difesa, facendosi sentire con autorità. Il presidente Preziosi potrebbe pensare a uno dei due anche perché hanno una grande esperienza nel campionato italiano: difficile pensare che, dopo Eduardo, voglia intraprendere un’altra avventura con un portiere, magari dotato di buone referenze, ma che non abbia mai visto i campi dell’italica pedata.

Marco Liguori

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