Problema Battaglia? Preziosi lo risolve col piano Zapater

«Sun zeneize riso reu, strinzu i denti, parlu ceu». Il popolare detto genovese calza perfettamente a Enrico Preziosi. Il numero uno del Genoa ride poco e parla appena fuori dai denti: da buon manager, preferisce che siano i fatti a parlare per lui. Come i lettori avranno potuto notare sul nostro giornale nel corso della […]


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«Sun zeneize riso reu, strinzu i denti, parlu ceu». Il popolare detto genovese calza perfettamente a Enrico Preziosi. Il numero uno del Genoa ride poco e parla appena fuori dai denti: da buon manager, preferisce che siano i fatti a parlare per lui. Come i lettori avranno potuto notare sul nostro giornale nel corso della settimana, la trattativa per Sebastian Battaglia si era complicata parecchio. Sono state soprattutto le dichiarazioni rilasciate dal consulente del mercato del Boca Juniors, Ivan Reggiani, a far capire che il forte centrocampista argentino non avrebbe lasciato la sua squadra. Probabilmente lo avranno capito Preziosi e suo figlio Fabrizio, tornato a Genova con il solo Palacio (e non è poco). In perfetto silenzio, il presidente ha immediatamente preparato il “piano B”: ossia la conquista di Alberto Zapater dal Real Saragozza. Sembra ormai che sia questione soltanto di giorni, se non di ore, l’arrivo di questo giocatore perfettamente adatto a giocare come centrale nella zona mediana del campo.

Probabilmente è riduttivo definirlo “vice Juric” per una serie di motivi. Innanzitutto potrebbe giocare anche assieme a “Ivan il terribile” in un centrocampo più folto, in cui occorrono due incontristi: potrebbe essere una soluzione ideale nel caso in cui il Genoa dovesse mantenere un risultato acquisito (penso all’Uefa Europe League) oppure abbia bisogno di coprirsi cercando di distruggere il centrocampo di una squadra sulla carta più forte. Ma c’è un’altra caratteristica interessante di Zapater: è giovane (24 anni) ed è potenzialmente adattabile in più ruoli così come desidera Gasperini. Bisogna liberare il campo da un potenziale equivoco: il centrocampista spagnolo non è un regista come Thiago Motta. Può però essere uno smistatore di palloni, lanciando i compagni in velocità con passaggi precisi. E’ dotato di un fisico possente, che lo rende difficilmente frenabile quando vola in percussione: lo vedrei manovrare efficacemente durante i contropiede con Palacio e Floccari (o Crespo). E’ dotato di uno strepitoso tiro di destro: ne abbiamo dato un saggio ieri in alcuni filmati (cliccare qui). In uno di essi c’era il suo ex compagno Diego Milito che gli appoggiava il passaggio che ha consentito a Zapater di segnare contro il Barcellona: un benaugurante segno di continuità, spereranno sicuramente i tifosi del Grifone.

A questo punto, tranne altri colpi di scena di Preziosi, con l’arrivo di Esposito la squadra è ormai fatta e dovrà essere amalgamata da Gasperson. Il lavoro finora svolto sembra essere efficace, considerato soprattutto il buon pareggio a Bruxelles contro l’Anderlecht. Il Genoa, sotto di un gol, ha saputo reagire e pareggiare. Lottare sempre, fino in fondo: la filosofia del tecnico piemontese è stata compresa anche dai nuovi arrivati. Resta da risolvere la questione del portiere: Rubinho deve ancora accettare la proposta della società. Ma, considerata l’apertura mostrata da Preziosi, sembra che anche nella prossima stagione possa difendere i pali della porta rossoblù.

Marco Liguori 

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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