Occorre chiudere “l’autostrada” al centro della difesa: potrebbe servire Miranda?

Siamo d’accordo con Gasperini: la gara di ieri contro la Lazio è stata condizionata dall’arbitro. Però aggiungiamo che Celi non ha diretto a senso unico: è semplicemente l’ennesimo direttore di gara mediocre che il Genoa ha incontrato sul suo cammino. A maggior ragione ha creato un vero e proprio danno contro la squadra di Preziosi, […]


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Siamo d’accordo con Gasperini: la gara di ieri contro la Lazio è stata condizionata dall’arbitro. Però aggiungiamo che Celi non ha diretto a senso unico: è semplicemente l’ennesimo direttore di gara mediocre che il Genoa ha incontrato sul suo cammino. A maggior ragione ha creato un vero e proprio danno contro la squadra di Preziosi, espellendo direttamente Bocchetti senza alcun motivo per un presunto fallo su Rocchi che ha visto solo lui. L’attaccante laziale avrebbe dovuto essere ammonito per la seconda volta, con conseguente espulsione, per aver simulato una caduta (in modo molto grossolano) in area genoana. Detto ciò occorre un’altra precisazione doverosa: la pessima condotta arbitrale non deve essere un paravento per i problemi attuali del Grifo che lo hanno trascinato alla sconfitta contro un avversario tecnicamente poco dotato, ma molto abile nel giocare in velocità e nello sfruttare le sue debolezze. A cominciare dalla difesa, che già contro il Parma aveva dato segnali poco confortanti: al centro del reparto arretrato c’è una vera e proprio “autostrada” per gli attaccanti avversari. Si sta proseguendo pervicacemente con l’equivoco Moretti al centro, quando il giocatore romano gioca fuori ruolo perché è un sinistro. Ci si chiede perché non giochi Esposito: l’ex leccese ha purtroppo subito una serie di infortuni, ma c’è probabilmente un’altra questione alla base. E’ un centrale, ma non adatto alla difesa gasperiniana a tre: si sente forse più sicuro in quella schierata a quattro. In più Esposito non sembra avere una caratteristica dell’ex Matteo Ferrari: ossia far ripartire la squadra non appena ha conquistato il possesso del pallone dalla difesa. Cito nuovamente Ferrari anche perché è sempre più evidente gara dopo gara che Bocchetti ha perso la sua sicurezza: ieri ha sofferto su Rocchi e su qualsiasi laziale provenisse nella sua zona.

Aggiungiamo ancora un altro elemento critico. Come contro il Parma, il centrocampo ha saputo costruire in fase offensiva, ma non in quella di interdizione. Ne è la riprova che a turno Kolarov (che possiede anche un pregevole tiro da lontano) e Lichsteiner hanno superato più volte l’uomo facendo il bello e il cattivo tempo. Il reparto mediano ha funzionato bene fino all’uscita di Milanetto che ha illuminato con i suoi passaggi (l’occasionissima mancata da Marco Rossi ne è l’emblema): dopo c’è stato poco costrutto. Davanti c’è l’enigma del centravanti: Sculli non può occupare questa posizione in eterno. Nel derby ha funzionato, ma ora è diventata prevedibile. A meno che Crespo e Floccari non siano ancora al top della condizione. Ieri avrebbe dovuto esserci Palacio sin dal primo minuto per mettere una spina nel fianco alla retroguardia laziale, visto anche la giornata in ombra di Palladino: è umano che gli sia capitata dopo un mese all’apice della forma.

Ecco la lista della spesa per gennaio: un difensore centrale, un centrocampista d’ordine possibilmente non esile fisicamente, un attaccante centrale. Almeno questo è quanto occorre oggi: se poi arriva giovedì prossimo la vittoria tanto agognata contro il Valencia, tutto passa in secondo piano e tutti acclameranno le doti delle squadra. Piccola aggiunta: il brasiliano Miranda del San Paolo potrebbe essere il centrale giusto per il gioco di Gasperini. Ha stazza fisica, senso della posizione: unico problema è costituito dal prezzo. Secondo il sito Transfermarkt.de ha una quotazione di mercato di 8 milioni di euro: è la base su cui intavolare le trattative. I pretendenti a lui sono tanti: se arriverà in Europa lo scopriremo solo vivendo.

Voglio ringraziare ancora il Genoa Club Pieve Ligure per l’accoglienza di oggi per la nostra diretta. Dopo la partita, tombola e giochi per i ragazzi prima della “pizzata” serale: è questa la genuinità del tifo rossoblù, l’essenza del popolo genoano pacifico che segue sempre con passione la propria squadra. Tutto ciò fa la tifoseria del Grifo unica e irripetibile: un esempio per tutti.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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