Occasione persa, un vero peccato

Un’occasione persa a Palermo per proseguire verso l’Europa League. Purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la sconfitta subita a Palermo congela per ora la corsa del Genoa verso le posizioni più alte della classifica. Bastava un punto per mantenersi in contatto con le squadre al 5°-6°posto. Un primo tempo svolto in […]


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Un’occasione persa a Palermo per proseguire verso l’Europa League. Purtroppo, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, la sconfitta subita a Palermo congela per ora la corsa del Genoa verso le posizioni più alte della classifica. Bastava un punto per mantenersi in contatto con le squadre al 5°-6°posto. Un primo tempo svolto in modo mediocre, grazie a una serie di svarioni difensivi, ha per ora allontanato questo obiettivo. Intendiamoci, il torneo del Grifone resta di livello: resta sempre in piedi l’altro obiettivo, quell’ottavo posto che consente l’accesso negli ottavi di finale di Coppa Italia, evitando le partite agostane di sola andata in casa del Roccapepe e del Vattelapesca (con rispetto parlando per le piccole squadre, ci mancherebbe).

Il primo gol di Chochev, un ragazzo bulgaro proveniente dal Cska Sofia di grandi speranze che è nel giro della nazionale, è stata causata da una “dormita” del centrocampo e del reparto arretrato, che hanno sbagliato la fase difensiva: Dybala è stata una vera e propria spina nel fianco dei rossoblù. Stesso problema anche nella seconda marcatura. Eppure anche il Palermo non ha mostrato grande solidità difensiva: al contrario del Genoa è riuscito a tirare e segnare. Le statistiche della gara confermano l’andamento delle due squadre. Il Grifone ha avuto una netta supremazia territoriale (12’:34 contro 7’31”) e un maggior possesso palla (54% contro 46%) ma è stata decisamente sterile in attacco. I rosanero hanno tirato ben 13 volte, di cui 8 dalle parti di Lamanna: invece gli uomini di Gasperini hanno scagliato 9 tiri, di cui uno solo nello specchio della porta che ha fruttato il 2-1 di Falque. La pericolosità è decisamente a favore dei padroni di casa: 60,8% contro 38,2%. Nel reparto offensivo rossoblù si segnala la giornata decisamente storta di Niang, che al “Barbera” è tornato quello evanescente visto nel Milan. Nel primo tempo Perotti era stato ben marcato dalla difesa avversaria e ha prodotto poco: meglio decisamente nella difesa, quando è riuscito a servire diversi palloni in area, non utilizzati al meglio dai compagni. Lestienne aveva voglia di mettersi in luce e di tirare in porta: non è riuscito a impensierire Sorrentino. Piccola digressione arbitrale: Cervellera non ha visto le “cinture” agli attaccanti genoani in area avversaria, come quella nel finale a Pavoletti che ha fatto arrabbiare Gasperini che è stato espulso. Non è la prima volta che accade: quando ci sarà un direttore di gara che le rileverà, stapperò lo champagne.

Il campionato comunque non è finito: si può ancora provare a puntare in alto. Occorre però sfruttare al meglio la prossima gara al Ferraris contro il Cesena, sperando che le squadre piazzate davanti in classifica perdano terreno. Ma è necessaria una maggior sicurezza e concretezza sotto porta. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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