Metti un Rossi nel motore

“Metti un Rossi nel motore”. Sarà probabilmente questo lo slogan che ha seguito Gasperini per risolvere una gara molto ostica contro un Chievo molto ben schierato in campo da Di Carlo. La squadra veronese ieri ha concesso davvero poco al Genoa: a cominciare dalle fasce, dove finanche Sculli ha avuto difficoltà nel primo tempo a […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Metti un Rossi nel motore”. Sarà probabilmente questo lo slogan che ha seguito Gasperini per risolvere una gara molto ostica contro un Chievo molto ben schierato in campo da Di Carlo. La squadra veronese ieri ha concesso davvero poco al Genoa: a cominciare dalle fasce, dove finanche Sculli ha avuto difficoltà nel primo tempo a superare il suo diretto avversario Mandelli. L’attaccante calabrese è però uscito alla distanza. Le aveva provate tutte il Gasp, compreso lo spostamento di Moretti più avanzato a centrocampo a sinistra: una mossa che aveva esposto la difesa ai contropiede di Luciano. Neppure il “cobra” Acquafresca è riuscito a mordere i coriacei veronesi: davanti aveva Mantovani, una “mangusta” alta e agile che lo ha frenato con efficacia. Ci aveva provato Mesto con i cross da destra: anche Milanetto aveva cercato qualche soluzione elegante per lanciare i suoi compagni, ma il muro eretto dai “carpentieri” veronesi sembrava insuperabile. Poi è arrivato lui, il capitano: un giocatore più che tuttofare. Non a caso Gasperini lo ha definito universale: il “tigre nel motore” che ha trasformato con un lampo un motore diesel in quello di una scattante Ferrari. Rossi ha ricoperto più ruoli: esterno di centrocampo a sinistra e a destra, pronto anche a retrocedere in difesa per chiudere le velleità offensive degli avversari. Ma ieri si è superato: si è inventato goleador, con il suo rasoterra teso e implacabilmente veloce che si è insaccato nell’angolo alla destra di Sorrentino. Il presidente Preziosi aveva in settimana svolto “l’acquisto” di Rossi, firmando con lui il rinnovo del contratto che lo lega al Grifone. Taciturno e concreto, il capitano stupisce tutti ad ogni partita, ricoprendo perfettamente qualsiasi ruolo: forse sono ben pochi gli allenatori di serie A ad avere una fortuna simile nella propria rosa.

E adesso in tanti vogliono sognare un ruolo da protagonista per il caro Vecchio Balordo. Restiamo un attimo con i piedi per terra ed analizziamo alcune cifre. Il Genoa è giunto alla sua terza partita senza incassare gol, segnandone tre: la formazione di Gasperini è tornata in media inglese, tre punti in casa e uno in trasferta, ed è alla pari con la Juventus. Ironia del calendario, proprio domenica prossima c’è lo scontro diretto che significa per entrambe l’accesso quantomeno all’Europa League. Entrambe possono ancora sperare nel massimo obiettivo, ossia la qualificazione in Champions: il quarto posto, occupato dal Napoli, è a soli tre punti. Il campionato attuale, caratterizzato da un grande equilibrio eccezion fatta per l’Inter, sembra fatto apposta per i colpi a sorpresa. Cosa di cui potrebbe approfittarne il Grifone se riuscisse a strappare un risultato positivo sul campo di “Madame X”. Ho chiamato così la formazione di Zaccheroni per due motivi: innanzitutto a Livorno ha ottenuto il suo secondo pareggio consecutivo. Inoltre, in questo momento rappresenta la grande incognita del campionato: può recuperare così come perdere ulteriormente posizioni. Il Genoa non deve tener conto di questo momento negativo del suo prossimo avversario: soltanto così potrà strappare quel punto che potrà far proseguire la sua perfetta regolarità, necessaria per poter proseguire il suo cammino verso la qualificazione alle coppe continentali.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.