La sera dei miracoli e delle vittorie

“È la sera dei miracoli fai attenzione. Qualcuno nei vicoli di Zena, mette in porta un gol che vale una stagione”. Perdonerete questa mia licenza poetica, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ispirata da “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla (e a proposito: domenica si va a Bologna). E c’è una strofa […]


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“È la sera dei miracoli fai attenzione. Qualcuno nei vicoli di Zena, mette in porta un gol che vale una stagione”. Perdonerete questa mia licenza poetica, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, ispirata da “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla (e a proposito: domenica si va a Bologna). E c’è una strofa che non è da parafrasare, ma calza perfettamente con la vittoria ottenuta poche ore fa dal Grifone sull’Inter:

“Questa sera così dolce che si potrebbe bere

Da passare in centomila in uno stadio

Una sera così strana e profonda

che lo dice anche la radio

Anzi la manda in onda”

E la serata è stata finalmente dolce. E’ stato un afflato mistico-calcistico tra lo stadio e la squadra: il gol di De Maio ne è stato il coronamento.

Ieri nel mio commento alle formazioni mi ero augurato che l’urlo di Balilla (Che l’inse?) fosse di auspicio per una gara da Genoa: così è stato. Condivido ciò che ha detto Dzemaili: “Nella ripresa è uscita fuori la nostra personalità e qualità”. Questa squadra ne ha tanta: quando la sa adoperare, non ce n’è per nessuno, neppure per un’Inter apparsa distratta a lunghi tratti della gara. Distratta come il suo tecnico Mancini che non si ricorda delle almeno tre parate decisive di Handanovic nella ripresa. Mister Gasperini da ottimo stratega ha saputo impostare la gara come se fosse una partita a scacchi: primo tempo di contenimento, affidando il possesso palla agli avversari che hanno costruito poco rispetto alle loro potenzialità. Nella ripresa sono arrivati i cambi: in particolare quello di Rigoni con Tachtsidis ha dato più peso al centrocampo. In più il giocatore greco ha iniziato a mettere in difficoltà la retroguardia e il portiere avversari con i suoi tiri dal limite. Ha completato il quadro la supremazia sulle fasce con Ansaldi e Laxalt. Ed è arrivato il gol di De Maio che riporta i rossoblù nella parte sinistra della classifica e rivedono l’ottavo posto (dà l’accesso agli ottavi di Coppa Italia) che è a cinque lunghezze e occupato da Chievo e Lazio. Tutto dunque può ancora succedere: a patto che si conquistino punti già nell’ultima trasferta di domenica a Bologna. I prossimi avversari tornano dal “bombardamento” di sei gol subito a Napoli: è un’occasione da sfruttare. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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