La notte dei miracoli rossoblù al Ferraris

«E’la notte dei miracoli, fai attenzione» cantava Lucio Dalla. E’ così è stato per Genoa-Fiorentina, conclusasi con una strameritata vittoria del Grifo dopo 90° di sofferenza. «Questa sera così dolce che si potrebbe bere, da passare in centomila in uno stadio» prosegue la canzone del grande cantautore: la capienza del Ferraris è inferiore, ma è […]


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«E’la notte dei miracoli, fai attenzione» cantava Lucio Dalla. E’ così è stato per Genoa-Fiorentina, conclusasi con una strameritata vittoria del Grifo dopo 90° di sofferenza. «Questa sera così dolce che si potrebbe bere, da passare in centomila in uno stadio» prosegue la canzone del grande cantautore: la capienza del Ferraris è inferiore, ma è come se ieri sera fossero presenti ben più di centomila spettatori. Ed è proprio da loro che voglio iniziare, anzi dal rapporto tra tifosi, società e squadra. E’ un trinomio molto ben saldo, come si è potuto vedere in settimana con lo striscione esposto al centro sportivo Signorini. Ed è la base su cui si è poggiata la vittoria contro i viola e si fondano i successi del futuro. La controprova si è avuta con la standing ovation degli ultimi minuti: tutto il pubblico si è alzato e a fine gara la squadra si è riunita sotto la Gradinata Nord. E così è stata superata la tormentata gara di Cagliari, che ha lasciato ancora uno strascico: l’apertura del fascicolo della Procura contro Gasperini. Vorrei sperare che nel malaugurato caso di deferimento alla Disciplinare, il tecnico possa spiegare tutte le sue ragioni e contribuisca a far luce sul malcostume ormai chiamato “dell’intervallo”, quando i dirigenti scendono nello spogliatoio dell’arbitro per protestare. Anzi, ci si può auspicare in un’inchiesta della magistratura sportiva per sradicare questa nuova malattia dell’italica pedata: «sono sveglio, dormo o è fantasia?» diceva Totò. Spero solo di non ritrovarmi negli ultimi due casi.

Niente da ridire contro Saccani: forse Collina lo manda proprio quando ci sono ambienti surriscaldati. Tranne qualche valutazione sui falli, come nel caso di Donadel che picchiava a ripetizione, ma non è stato sanzionato. Quisquilie e pinzellacchere se si pensa all’assurda direzione di Gava.

Vittoria del cuore rossoblù, dunque. Ma anche della tattica prudente del “grande timoniere” Gasperini, perfettamente adottata dal suo “ufficiale in seconda” Bruno Caneo, che ha disposto la squadra in modo più difensivo con i due superlativi esterni Rossi e Modesto a dare manforte al trio arretrato Biava-Sokratis-Bocchetti. Gli ultimi due sono riusciti a tamponare le sfuriate di Varagas e Jovetic, mentre “D’Artagnan” Biava ha fatto buona guardia sulla “guardia del cardinale” Gilardino. L’unica punta viola è stata poco incisiva: la Fiorentina ha dato filo da torcere soprattutto dopo l’ingresso di Marchionni, che sembrava aver creato scompigli nell’assetto tattico rossoblù. Per fortuna ci ha pensato il trio delle meraviglie in attacco. Menzione particolare per Palladino, che voglio insignire del titolo di “uomo di tacco” come avevo detto circa un anno fa per Jankovic, realizzatore a Lecce di un’analoga marcatura come quella del suo collega. Una segnatura e una prestazione strepitosa quella del napoletano. Non da meno è stato Sculli, generosissimo e sfortunato nelle conclusioni sotto porta. Crespo sembrava sotto tono e non riusciva a spostare in avanti la squadra per poter portare l’offesa alla porta di Frey: nel secondo tempo si è trasformato e dato il meglio di sé. Ancora una volta però sono stati decisivi i cambi: Palacio e Mesto hanno riportato l’equilibrio in campo e sono stati determinanti per colpire i viola negli ultimi 15 minuti. Il giocatore di Monopoli è stato decisivo per acciuffare i tre punti che valgono il quinto posto con il Milan e riportano il sereno che mancava da alcune settimane in casa Genoa. Dunque non c’era crisi, come ha più volte detto giustamente il presidente Preziosi: solo malessere da mancanza di vittoria. Un dato fondamentale, visto che il Grifo finora non ha conosciuto la parola pareggio. Domenica c’è da andare a visitare il Palermo: trasferta difficile, ma nulla è precluso alla compagine di Gasperini. Anche perché potrebbero finalmente arrivare buone notizie dall’infermeria: magari Criscito potrebbe essere pronto.

Marco Liguori

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