La Gasperini-band ha due nuove doti: cinismo e pragmatismo

Ieri sera si sono viste a Bergamo contro l’Atalanta alcune qualità che mancavano al Genoa dell’anno scorso. Aveva due fuoriclasse, Milito e Motta, ma difettava di un pizzico di cinismo e pragmatismo: lo aveva dimostrato soprattutto in alcune gare del girone di ritorno. Queste due caratteristiche sono determinanti per figurare la meglio soprattutto in una […]


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Ieri sera si sono viste a Bergamo contro l’Atalanta alcune qualità che mancavano al Genoa dell’anno scorso. Aveva due fuoriclasse, Milito e Motta, ma difettava di un pizzico di cinismo e pragmatismo: lo aveva dimostrato soprattutto in alcune gare del girone di ritorno. Queste due caratteristiche sono determinanti per figurare la meglio soprattutto in una gara per regolaristi come il campionato di serie A, dove la vittoria raccolta all’ultimo minuto o dopo una gara in sofferenza, oppure il pareggio insperato possono aprire le porte a scenari impensati. E, non a caso, la società rossoblù da ieri sera è in testa alla classifica a punteggio pieno con Juventus, Sampdoria e Lazio. Anche nei tornei continentali servono le qualità suesposte: la “Gasperini band” ha incassato due gol contro l’Odense in modo un po’ ingenuo, che avrebbero potuto compromettere il cammino in Europa League. Stessa storia stava per accadere domenica scorsa contro la Roma. Per fortuna ha rimediato il “professor” Criscito, che ha scoperto anche di essere docente di “tirologia da lontano” con relativa realizzazione.

Stasera invece il Grifone ha saputo attendere e contrastare i bergamaschi. Li ha lasciati sfuriare a vuoto lungo tutto l’arco del primo tempo, facendoli stancare per bene, e colpire con una zampata di Moretti. I nerazzurri sono stati poco concreti: solo nei primi 20 minuti del secondo tempo hanno avuto un paio di occasioni eclatanti, sulle quali Amelia è stato molto vigile. Ma è stato un fuoco fatuo: anzi, come ha anche sottolineato da Gasperini a fine gara, il risultato poteva anche essere arrotondato. Cinismo e pragmatismo sono stati accompagnati anche da un efficace tourn over e, ovviamente, dall’ormai quasi completa assimilazione della filosofia di gioco del tecnico rossoblù da parte anche dei nuovi arrivati. Certo, si sono visti alcuni lanci lunghi di troppo: ma anche questo fa parte degli elementi da perfezionare. Tutto ciò sarà sicuramente passato ai raggi X durante la sosta per gli impegni della Nazionale, in cui è stato convocato Mimmo Criscito. Un riconoscimento più che meritato per lo scugnizzo o figgeu che dir si voglia.

Insomma, il Genoa si avvia a diventare sempre più una “simpatica rompiscatole” che può guardare senza timori ai quartieri alti della classifica e a dare filo da torcere a tutte le grandi o presunte tali. Un ruolo tagliato su misura, che non dà alcun assillo a Rossi e compagni. Uniche regole, fondamentali nel “Gasp-pensiero”: l’impegno, la costanza e non montarsi mai la testa.

Anche in Europa il Genoa può recitare la parte del castigamatti. Lo terrà ben in conto il Valencia, che è formazione di rilievo, ma non è più quella che ha dominato sulla scena continentale nei primi anni del nuovo secolo. Sono due formazioni imbottite di nazionali, che sono praticamente alla pari. Invece, alla portata del Grifo sono Lille e Slavia Praga: basterà semplicemente non sottovalutarle, come chiede sempre Gasperini ai suoi uomini prima di ogni gara, per poterle sconfiggere in scioltezza. La giostra genoana ricomincerà con due impegni al “Tempio” di Marassi: domenica 13 settembre contro il Napoli e il 17 contro lo Slavia Praga.

Marco Liguori

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