La Ferrari rossoblù ha finito la benzina. Buona Pasqua a tutti

Purtroppo la sensazione che avevo presagito la settimana scorsa si è realizzata: il Genoa ha finito la benzina, almeno per ora. E’ stata una parabola discendente, coronata da una serie di infortuni, quella imboccata dalla squadra di Gasperini: dopo il crack di Firenze e il sussulto d’orgoglio contro il Palermo (l’ultimo “da Genoa” anche se […]


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Purtroppo la sensazione che avevo presagito la settimana scorsa si è realizzata: il Genoa ha finito la benzina, almeno per ora. E’ stata una parabola discendente, coronata da una serie di infortuni, quella imboccata dalla squadra di Gasperini: dopo il crack di Firenze e il sussulto d’orgoglio contro il Palermo (l’ultimo “da Genoa” anche se caratterizzata da numerose ombre nel primo tempo) e la prestazione incolore di Siena è arrivato questo striminzito pareggio contro il Livorno che giocava con 11 uomini dietro la linea del pallone. C’è poco da fare, il Genoa è proprio come una Ferrari: fin quando ha il carburante, ossia la forma fisica e forze a gogò, tutto va bene e straccia l’avversario di turno umiliandolo senza pietà (chiedete ad Allegri e al suo Cagliari). Quando manca, arrivano prestazioni come quella odierna. Ho notato un Palacio inconcludente (anche se va detto che l’ammonizione lo ha condizionato), un Palladino spento, un Criscito distratto, un Mesto a corrente alternata, un Fatic che ha confermato la sua mediocrità, uno Zapater pesce fuor d’acqua, un Amelia “ammaliato” dagli avversari (chissà dove ha la testa da almeno quattro partite?). Per fortuna capitan Rossi ha tenuto in carreggiata la vettura evitando pericolosi sbandamenti.

Visto lo stato di forma di gran parte della squadra, la gara non poteva non indirizzarsi sul binario morto di un pareggio inutile, anche per i toscani dell’ex Cosmi: se il Grifo non ha ancora detto addio all’Europa League è solo perché gli avversari (Sampdoria a parte) hanno marciato al piccolo trotto. Ma con questo passo da «avanti col Gambero» (come diceva l’indimenticabile Franco Nebbia) i rossoblù dovranno accontentarsi di restare nella parte sinistra della classifica. E’ un vero peccato non poter approfittare di un campionato incerto e combattuto dove tutti possono recitare una parte fino alla fine: il Vecchio Balordo sembra aver sciaguratamente dimenticato che potrebbe farlo e anche a pieni polmoni, se soltanto ne avesse la forza. Alle porte c’è il derby: la Sampdoria di Del Neri non incanta con il suo gioco, ma porta con regolarità il fieno in cascina ed è arrivata ad agganciare il Palermo al quarto posto che vale il preliminare di Champions League. Occorre rimettere il carburante nella Ferrari rossoblù, altrimenti son guai. Piccolo particolare: anche all’andata il Genoa era reduce da un periodo di alti e bassi e dalla stanchezza dell’Europa League. E si sa com’è andata a finire…

L’unica sorpresa dolce, tratta dall’uovo di Pasqua amarognolo offerto al Gasp con il pareggio odierno, è Richmond Boakye. Ho subito notato che è entrato in campo con il piglio del veterano: per nulla intimorito ed emozionato dall’esordio in serie A ha chiesto palla più volte ai compagni e ne manteneva il possesso con determinazione, cercava di entrare in profondità nell’area avversaria e ha corretto in rete l’unico cross decente scodellato da Fatic. In più l’attaccante, ormai non più “grifoncino”, ha mostrato personalità e tecnica: è probabilmente l’attaccante del futuro. Il vivaio della premiata ditta Donatelli-Sbravati-Chiappino ha esibito un altro validissimo prodotto dopo il “faraone” El Shaarawi. Lazarevic ha giocato poco, ma ha anche esibito buone caratteristiche. Se accanto a questi promettenti ragazzi si potessero aggiungere alcuni campioni di ottima esperienza, la società di Villa Rostan potrebbe avere un lungo futuro da squadra di vertice.

E’ giunto il momento di formulare gli auguri per una felice e serena Pasqua colorata di rossoblù per tutti i componenti del Pianeta Genoa. Al presidente Enrico Preziosi, all’allenatore Gian Piero Gasperini insieme a tutti i dirigenti e ai membri della società, al reggente Andrea D’Angelo assieme ai componenti della Fondazione, all’Acg e al presidente Leo Berogno e a tutti i tifosi ovunque si trovino: possiamo assicurare che sono tantissimi in ogni parte del mondo come stiamo notando nella nostra rubrica “Viaggio nei club”. Pianetagenoa1893.net fermerà la propria attività nel giorno di Pasqua, mentre a Pasquetta l’attività sarà ridotta.

Marco Liguori

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