La dolce Befana del Genoa

Niente carbone nella calza della Befana per il Genoa, ma due dolci gol che valgono l’ottavo posto. E’ però importante, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, che nessuno si esalti dopo questa vittoria. Il 2-0 sul Sassuolo ha ridato tanta forza alla truppa di Gasperini che sembrava che non riuscisse più a […]


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Niente carbone nella calza della Befana per il Genoa, ma due dolci gol che valgono l’ottavo posto. E’ però importante, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, che nessuno si esalti dopo questa vittoria. Il 2-0 sul Sassuolo ha ridato tanta forza alla truppa di Gasperini che sembrava che non riuscisse più a vincere: non conquistare i tre punti oggi avrebbe portato i grifoni a una sorta di “avvitamento” che ne avrebbe pregiudicato il morale. Ed è stato importante evitare tutto ciò alla vigilia del ciclo terribile che inizierà domenica con la difficilissima trasferta di Roma e proseguirà con la gara casalinga contro l’Inter, la trasferta di Firenze per concludersi il prossimo 2 febbraio col derby.

La gara di oggi è stata caratterizzata da una fase di “corrente alternata”. Primi 10-15 minuti caratterizzato da gioco poco lucido, anche se svolto con impeto. Intendiamoci, giocare con Vrsaljko nel ruolo di terzino destro (o esterno basso se si preferisce) è un regalo che per forza di cose (mancanza dei pilastri difensivi Antonini e Portanova) Gasperini ha concesso all’avversario. Va comunque segnalata la buona prestazione di De Maio che ha scacciato i dubbi sulla sua capacità di integrarsi nei meccanismi gasperiniani. In seguito la squadra ha iniziato a colpire, con Konate e Gilardino che si sono trasformati in due frecce nella difesa avversaria. E’ arrivato il rigore con la complicità di Antonelli e il raddoppio con Bertolacci che sembrava non essere in partita nel suo ruolo di interdittore a centrocampo. Dopo il gol il giocatore ha sfoderato una prestazione di carattere. Poi è entrato Cofie al suo posto ed è riuscito a chiudere gli spazi alla manovra avversaria. Tuttavia al Genoa manca proprio un giocatore di questo tipo: uno che sappia pressare il portatore di palla o l’ispiratore del gioco avversario. Con grande realismo Gasperini nel dopo partita ha detto che non esiste uno Juric: il croato era unico nel suo genere. Inoltre occorrerà trovare un altro esterno che sappia svolgere le due fasi come prevede il tipo di gioco del Gasp. Kucka si era adattato bene, ma l’infortunio lo ha bloccato. Anche in questo caso la ricerca sul mercato non sarà semplice.

Intanto, bisogna già pensare al prossimo impegno a Roma. Mancherà Gilardino, grazie a un’ammonizione fiscale per proteste decisa nel primo tempo dell’arbitro Rocchi. Fino a poco prima l’attaccante era stato tartassato in tutti i modi dai difensori avversari: ma è rimasto vittima di una assurda decisione a sfavore. Logico aspettarsi Calaiò al suo posto. Ma ora è il tempo di pensare anche al mercato. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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