Imperativo categorico: salvate l’ottavo posto!

La sconfitta di oggi a Bari ha stabilito la definitiva rinuncia del Genoa all’Europa League. In fin dei conti ci può anche stare: si è scatenata una gara a “palla avvelenata” tra Napoli e Juventus per evitare la “iattura” del settimo posto che significa giocare il turno preliminare sotto il solleone di luglio con tutte […]


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La sconfitta di oggi a Bari ha stabilito la definitiva rinuncia del Genoa all’Europa League. In fin dei conti ci può anche stare: si è scatenata una gara a “palla avvelenata” tra Napoli e Juventus per evitare la “iattura” del settimo posto che significa giocare il turno preliminare sotto il solleone di luglio con tutte le ripercussioni negative sul resto della stagione. Dunque, anche al Grifo non conveniva partecipare a questa nociva competizione: ma ciò che ha fatto arrabbiare i nostri lettori, che ringraziamo per la marea di messaggi spediti sulla nostra pagina Facebook, è il modo in cui la squadra si è letteralmente arresa nelle ultime settimane. Dopo la sconfitta in casa contro la Lazio è arrivata in modo analogo quella contro i “galletti”: pur premettendo e non dimenticando gli infortuni e le tossine dei primi sei mesi della stagione quando giocavano a ritmo di tre gare a settimana, i ragazzi di Gasperini hanno fornito l’ennesima prestazione sconcertante. Lo hanno sottolineato a gran voce i tifosi. Voglio prendere ad esempio due di essi per tutti. Innanzitutto Giuseppe De Pasquale che evidenzia la presenza dei cento sostenitori presenti allo stadio San Nicola: «Il rispetto di quei cento che vi hanno seguito fino a Bari era d’obbligo…se domenica avete intenzione di rigiocare così me lo dite che vado al Decathlon a comprarvi 25 maglie di cotone completamente bianche, vi disegnate numero e nome e giocate con quelle. Non con la maglia del Genoa per favore». E poi c’è anche Maurizio Avvenente che fotografa con una sola parola la prestazione dei giocatori: «Inguardabili!». Ecco l’elemento che distingue la tifoseria genoana da tutte le altre: l’amore e il rispetto per la maglia che non deve mai e poi mai essere messo in discussione. La squadra può perdere 5-0 (com’è accaduto contro l’Inter) ma se i calciatori giocano con impegno e valore tutto passa in secondo piano: arrivano anche gli applausi. A Bari ciò non è avvenuto così come contro la Lazio: se ci fossero stati due vittorie consecutive, il Genoa avrebbe potuto quanto meno lottare per il sesto posto fino alla fine per evitare il turno europeo di «luglio col bene che ti voglio» come cantava qualche anno fa Riccardo Del Turco.

Dunque qui non è più questione di schemi o di stati di forma et similia: occorre un cambio di registro e di mentalità. Anche perché il Genoa deve assolutamente tenersi stretto l’ottavo posto. Anzi lancio uno slogan: «salvate l’ottavo posto» per due ordini di motivi. Primo: per l’introito da diritti televisivi derivante dalla nuova ripartizione collettiva. Secondo: per evitare di iniziare a giocare la Coppa Italia da agosto. In questo modo Gasperini potrà preparare al meglio la squadra. Ovviamente sarà supportato dall’adeguata campagna acquisti che svolgerà il presidente Enrico Preziosi. Dopo la buona prova odierna di Bonucci e Meggiorini, si spera che potrebbe riportare almeno uno di essi in maglia rossoblù: con un pensiero per Ranocchia. Considerata la difesa colabrodo (60 gol incassati, ha fatto peggio soltanto il retrocesso Siena) i buoni difensori servono come il pane. così come occorre un ottimo portiere, fondamento primario e basilare per una squadra competitiva. Domenica arriva il Milan che dovrà fare punti per evitare il quarto posto col preliminare sotto la calura estiva. Il Genoa ha tutte le motivazioni per poter e dover battere i rossoneri: speriamo solo che “il grande timoniere” dopo aver perso la bussola della barca rossoblù la ritrovi, convincendo tutti i suoi uomini che la stagione non è affatto finita e che va onorata fino alla fine.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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