Il popolo rossoblù in cammino verso la nuova favola europea

Dopo il sorteggio di ieri mattina, il popolo rossobù si incammina alla volta dell’Europa. Precisamente alla volta di Odense, la città del celebre scrittore danese Hans Christian Andersen, autore (un titolo per tutti i suoi celebri racconti) de “La sirenetta”: da qui potrebbe partire la nuova favola del Grifone, dopo aver vissuto quella del 1992 […]


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Dopo il sorteggio di ieri mattina, il popolo rossobù si incammina alla volta dell’Europa. Precisamente alla volta di Odense, la città del celebre scrittore danese Hans Christian Andersen, autore (un titolo per tutti i suoi celebri racconti) de “La sirenetta”: da qui potrebbe partire la nuova favola del Grifone, dopo aver vissuto quella del 1992 con la semifinale di Coppa Uefa con l’Ajax. Il 20 agosto la squadra danese giocherà a Marassi. Sperando in una pronta risoluzione del problema seggiolini: caro Sindaco, caro Assessore allo sport, se ci siete battete un colpo! Sette giorni dopo il Genoa restituirà la visita in terra danese.

In tanti si sono chiesti: ma chi è l’Odense? Come gioca il prossimo avversario dei rossoblù in Uefa Europa League? Abbiamo dato ieri su questa squadra alcuni riferimenti: è il club del fratello di Troest e vi gioca Helveg, ex giocatore di Udinese, Milan e Inter. Passiamo ad un’analisi più approfondita: il suo tecnico Lars Olsen, che ha conquistato il campionato Europeo del 1992 alla guida della nazionale danese, adotta il 4-3-1-2. Un modulo abbastanza offensivo che punta molto sulla velocità dei due esterni difensivi, che si inseriscono a dare manforte alla manovra e a irrobustire la linea mediana a tre, e sulla capacità del trequartista dietro le punte di fornire palloni per le punte. Olsen, al pari di Gasperini, ama molto far turnare i propri uomini in ruoli diversi. Ad esempio, dietro le punte c’è molto spesso Andreasen, ma a volte c’è anche l’islandese Gislason. Le punte, solitamente il nigeriano Utaka e il gambiano Demba Nyrén, giocano sul filo del fuorigioco e in questo modo possono mettere in difficoltà la difesa avversaria. Lo hanno dimostrato nella gara di ritorno contro i modesti pedalatori slavi del Rabotnicki, ponendo tre volte la palla nel sacco. L’Odense ha sette giocatori nel giro delle rispettive nazionali: si segnala il camerunense Djemba-Djemba, un centrocampista centrale dotato di un buon tocco di palla oltre ad essere un buon interdittore.

Al di là del tipo di gioco, il problema che potrebbe mettere in difficoltà il Genoa è lo stato di preparazione avanzata dell’avversario. I danesi hanno iniziato il campionato il 19 luglio scorso e sono giunti alla terza giornata: occupano il secondo posto con 5 punti, a pari merito col Silkeborg. E’ forse questo l’elemento su cui potrebbe riflettere Gasperini: si spera che il 20 agosto, a tre giorni dall’inizio del campionato, il bolide rossoblù nuovo di zecca in molte parti sia pronto e abbia concluso il suo periodo di rodaggio. Il tecnico sta provando e riprovando gli uomini con diversi esperimenti nelle amichevoli: l’ultimo è quello di Tomovic come esterno di centrocampo e Moretti centrale di difesa. Oggi a Vercelli si vedrà forse qualche altra novità. Con tutta probabilità, in condizioni fisiche identiche, il Genoa non avrebbe sicuramente grosse difficoltà a battere l’Odense. Juric o Zapater controllerebbero “a francobollo” il trequartista avversario, Mesto, Rossi e Criscito spingerebbero sulla fasce sfiancando il settore mediano avversario, Kharja lancerebbe uno dei componenti del trio d’attacco Sculli, Floccari (o Crespo) e Palacio che, scambiandosi di posizione sul fronte offensivo, creerebbero grossi problemi agli avversari. Sulla testa di Gasperson è cascata la tegola dell’infortunio di Jankovic: un vero peccato, visto che nelle amichevoli aveva dimostrato di essere l’attaccante più in forma. Probabilmente, Preziosi potrebbe tornare sul mercato: ha 23 giorni di tempo per poterlo fare.

Marco Liguori

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