Il Genoa esce a testa alta dal San Paolo: ma resta il problema del gol

Gli uomini di Ballardini hanno creato diverse occasioni, soprattutto nel primo tempo: ma bisognava concretizzarle. Manca un attaccante in doppia cifra e una cooperativa del gol che possa sostituirlo

Marco Liguori (Pianetagenoa1893.net)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Telegraficamente: il Genoa esce sconfitto dal San Paolo per un gol su calcio d’angolo, dopo una discreta gara, ma resta il problema del gol. Questa è la fotografia, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, della gara del Grifone contro il Napoli. Gli uomini di Ballardini hanno saputo mettere in difficoltà gli avversari soprattutto nei primi 40 minuti del primo tempo: merito del tecnico che ha capito che la squadra doveva giocare lontano dalla propria area di rigore e col 4-4-2 in fase di non possesso. In questo modo non sono arrivati palloni giocabili ai tre “tenori” Insigne, Mertens e Callejon: in più la “Sarri band” ha dimostrato di non essere più la squadra brillante del girone di andata e di parte di quello di ritorno. Ma è proprio in quei 40 minuti che i rossoblù hanno costruito quattro occasioni, senza però concretizzarle: il difetto d’origine della mancanza di un attaccante in doppia cifra per numero di reti si fa sentire ancora una volta. Grida soprattutto vendetta quel pallone calciato sull’esterno della rete da Lazovic: se l’avesse messo sotto porta, dove c’erano i suoi compagni, probabilmente le cose sarebbero andate in un altro modo. E’ in quell’arco di tempo che il Genoa non ha saputo mettere all’angolo gli avversari: poi è arrivato il gol di testa, come la settimana scorsa contro il Milan, di Albiol e la partita si è chiusa. Un vero peccato: il Genoa fa una fatica di Sisifo per costruire azioni da rete, ma poi non riesce a concluderle.

Comunque, la squadra esce a testa alta. Ci sono gioco e schemi: si è visto ancora un buon Laxalt e un convincente trio difensivo. Ma sotto porta cosa accade? Manca forse la rabbia, la cattiveria nelle conclusioni: manca anche una “cooperativa del gol” che sostituisca il bomber singolo. E’ importante che nonostante le tre sconfitte consecutive (Bologna-Milan-Napoli) il Genoa ha sei punti di vantaggio sul Crotone terzultimo e con ben cinque (inclusi i calabresi) club alle spalle. Un margine abbastanza rassicurante: a patto però che nelle prossime gare consecutive al Ferraris con Spal, Cagliari (recupero 3 aprile), derby e Crotone si incassino punti in modo da arrivare attorno a quota 37-38 e chiudere col discorso salvezza. La sosta per le amichevoli della Nazionale capita a fagiolo: si possono recuperare energie fisiche e mentali importanti per il prossimo poker di gare. Passo e chiudo!

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.