Il bello del calciomercato deve ancora arrivare

Mentre calavano le ombre della sera sulla sesta giornata ufficiale del calciomercato, in tanti si chiedono: ma finora il Genoa si è rafforzato o si è indebolito? Si può rispondere che c’è stato un indebolimento con la partenza di due figure chiave come Motta e Milito: il primo creava, il secondo finalizzava il gioco. Ci […]


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Mentre calavano le ombre della sera sulla sesta giornata ufficiale del calciomercato, in tanti si chiedono: ma finora il Genoa si è rafforzato o si è indebolito? Si può rispondere che c’è stato un indebolimento con la partenza di due figure chiave come Motta e Milito: il primo creava, il secondo finalizzava il gioco. Ci potrebbe essere un’ulteriore criticità con l’eventuale partenza di Matteo Ferrari. Quest’ultimo non è soltanto un difensore di grande stile e qualità (l’ho inserito nei cinque “papabili” per la Nazionale) ma è anche il giocatore da cui ripartiva la manovra del Genoa. Il gioco di Gasperini prevede infatti l’impostazione dalla difesa: come in un teorema geometrico, la palla da Ferrari viaggiava verso gli esterni che scambiavano verso Thiago Motta. A sua volta il brasiliano con tocco magico la girava verso gli esterni di attacco, oppure verso Milito. Questi ultimi scatenavano la sarabanda infernale nell’area avversaria, scambiando la loro posizione all’improvviso.

C’è da dire però che Milito sarà sostituito da un attaccante di grande esperienza come Crespo e da un altro di grande futuro come Floccari. Inoltre, non è ancora sicuro (almeno fino a questo momento in cui sto scrivendo) che Ferrari vada via: bisognerà vedere il termine di questa trattativa lunga e complessa con i turchi del Besiktas. E non è ancora detto che arrivi Panucci: è un ottimo professionista, ma non mi sembra affatto il possibile rimpiazzo di Ferrari nell’impostare la manovra. Anche se non bisogna dimenticare che Gasperini riesce ad adattare i suoi uomini ai ruoli più impensati. Però vedrei meglio Bocchetti nel compito di iniziatore del gioco rossoblù.

Al Grifone mancano ancora un laterale d’attacco potente e veloce (si attendono nuove dalle trattative per Dembelè) e un “uomo squadra” che sappia dare i tempi giusti nelle varie fasi della partita. A meno che, anche in questo caso, Gasperson abbia un’idea molto chiara e precisa di istruire Kharja, appena preso dal Siena, in questo ruolo nelle laboriose giornate del ritiro di Neusfit. Il tecnico ha ripetuto spesso che ha grande fiducia nel giocatore del Marocco: forse potrebbe essere una soluzione, in attesa dell’eventuale “botto”. Bisogna ricordare un altro elemento molto importante: il 31 agosto, data di chiusura delle trattative, è ancora lontano e tutto può accadere. L’anno scorso il Principe arrivò al 1° settembre con l’ormai famoso lancio del contratto: anche quest’anno potrebbe accadere qualcosa di simile. Immagino il presidente Preziosi attorniato dai suoi collaboratori, tutti impegnati in un “brainstorming”, che sta pensando a quali soluzioni adottare. Il numero uno rossoblù ha già ottenuto un risultato importante: sta costruendo il Genoa del futuro con l’acquisto di giovani come Meggiorini, Fatic, Tomovic e si tratta per Matic. E soprattutto ha trasformato la società in un “prestatore” di tanti giocatori ad altre squadre, per citare soltanto Acquafresca e Ranocchia, nazionali Under 21. Non sono assolutamente elementi da trascurare. E’ vero che i tempi stringono, a causa della partecipazione all’Uefa Europe League: il 20 e 27 agosto il Grifone incontrerà il suo primo vero avversario e non potrà sbagliare. Ma non bisogna giudicare ora la campagna acquisti, che è appena agli inizi: il bello, molto probabilmente, deve ancora arrivare.

Marco Liguori

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