Gol viziato da fuorigioco, ma sono stati commessi errori

È un mistero come nessun giocatore del Genoa sia andato incontro al pallone nell’azione della punizione calciata da Gabbiadini. In quel momento, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, si è perso un pareggio che tutto sommato sarebbe stato più giusto. La difesa sembrava preda del pendolino di un ipnotizzatore: nessuno si è […]


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È un mistero come nessun giocatore del Genoa sia andato incontro al pallone nell’azione della punizione calciata da Gabbiadini. In quel momento, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, si è perso un pareggio che tutto sommato sarebbe stato più giusto. La difesa sembrava preda del pendolino di un ipnotizzatore: nessuno si è mosso, Perin era coperto, e il pallone è entrato in rete. Forse i rossoblù si aspettavano il fischio dell’arbitro per il fuorigioco di tre giocatori blucerchiati che c’era (e Gasperini si è giustamente arrabbiato molto a fine gara): non mi sembra che si siano disinteressati dell’azione. Resta comunque inspiegabile il “fermo immagine” della squadra che avrebbe dovuto pensare a giocare.

Nel primo tempo gli uomini di Gasperini erano ben disposti in campo, con un 3-4-3 elastico. Rincon, Sturaro con i ripiegamenti di Kucka chiudevano gli spazi al centrocampo della Sampdoria. Bloccato Soriano, guardato a vista Obiang, non arrivavano palloni per Okaka. Invece Pinilla ha avuto due occasioni, anche se non clamorose, grazie anche ad alcuni buoni cross di Perotti. Poi nella ripresa il tecnico ha voluto cambiare le carte in tavola, con i due centravanti Matri e Pinilla e l’uscita di Kucka. In quel momento ho avuto l’impressione che i due centravanti si sono pestati i piedi ed è stato concesso più spazio a centrocampo agli avversari. Purtroppo si è ingolfata la manovra e non è arrivato il gol del pareggio. Forse l’ingresso di Lestienne, magari facendo la sponda a Matri al posto di Pinilla, avrebbe potuto dare più brio all’attacco rossoblù.

Queste due componenti hanno purtroppo generato la sconfitta. Ora bisogna gettarla subito alle spalle e recuperare il morale: domenica c’è il Parma in trasferta e occorre conquistare punti.

Marco Liguori

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