Gli artigli del Grifone sul Valencia a rischio

Un’intensa e piacevole febbre rossoblù ha pervaso ieri sera tutto il Tempio, dai giocatori al pubblico. La nuova malattia ha infuso coraggio e trascinato alla vittoria il Genoa, dopo un finale da infarto. Purtroppo è nel Dna di questa squadra di lasciar anche giocare gli avversari e di avere amnesie difensive: ne beneficia lo spettacolo, […]


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Un’intensa e piacevole febbre rossoblù ha pervaso ieri sera tutto il Tempio, dai giocatori al pubblico. La nuova malattia ha infuso coraggio e trascinato alla vittoria il Genoa, dopo un finale da infarto. Purtroppo è nel Dna di questa squadra di lasciar anche giocare gli avversari e di avere amnesie difensive: ne beneficia lo spettacolo, ma ne risentono le coronarie dei tifosi, che l’hanno sostenuta a viva voce per tutti i 90 minuti. Sarebbe stato un peccato pareggiare contro il Lille che sa giocare molto bene in velocità “all’italiana”, ossia catenaccio e contropiede come si diceva un tempo, ma che presentava un delizioso e invitante tallone d’Achille. I francesi schieravano due difensori centrali rocciosi, ma lenti come lumache, Beria e Rami: Palacio e Crespo, suggeriti e imbeccati da un Palladino sempre più “in palla” (Lippi si annoti questo nome per favore), con le loro accelerazioni fulminati ci sono andati subito a nozze. E peccato che Valdanito si è mangiato un paio di occasioni clamorose, altrimenti la partita sarebbe stata chiusa prima. Meno male che Sculli ha messo il lucchetto: Beppegol è stato freddo e lucido nell’agguantare il pallone servito da “Palladinho” e a scagliare la sassata vincente. Nella magica serata di ieri si segnala anche Tomovic, che non è più “l’oggetto misterioso” di un mese fa, oltre all’incommensurabile Marco Rossi e al motore di sinistra Palladino. Zapater finalmente ha assimilato gli schemi gasperiniani: forse con il 4-3-3 di ieri sera si è trovato molto più a suo agio.

Dopo il turno di ieri sera di Europa League emerge sempre più un elemento ben chiaro. Nel trio di testa, separato da un solo punto, Lille, Genoa e Valencia è proprio quest’ultima ad essere a forte rischio. Avevo già scritto tempo fa che i rossoblù dovevano far corsa sugli spagnoli che sulla carta erano i superfavoriti, ma che già da tempo sembravano meno forti del previsto o quantomeno discontinui in una gara per regolaristi com’è questa fase a gironi, simile a un mini campionato. Si sono complicati ulteriormente la vita con il doppio pareggio contro il modesto Slavia Praga: hanno vinto soltanto contro il Genoa, ma solo perché le energie psicofisiche avevano abbandonato nel finale gli uomini di Gasperini che pur avevano disputato una buona gara. Purtroppo era lo strascico del “settembre nero” rossoblù: ma viene voglia di mangiarsi le mani, visto che il cammino del Valencia in Europa non è stato per niente irresistibile. Adesso il Genoa dovrà vincere a Praga per avere la quasi matematica certezza della qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Il Valencia affronterà in casa i ragazzi terribili del Lille: c’è anche la possibilità che i francesi riescano a battere i padroni di casa. Già un pareggio metterebbe in crisi gli spagnoli, che sarebbero comunque costretti a vincere a Marassi. Ma ciò presuppone affrontare con un gioco offensivo il Grifone: i rossoblù non aspetterebbero altro, visto che il Valencia offrirebbe loro spazi da sfruttare per colpire in velocità.

Adesso arriva la partita casalinga di campionato contro il Siena: sarà la controprova dello stato di salute del Genoa. Spesso si è detto dei cali di tensione agonistica e di energia dopo l’impegno infrasettimanale di coppa. Non è così scontato: basti pensare al 3-1 inflitto al Bologna a domicilio dopo la sfortunata partita di Valencia. Forse dall’infermeria potrebbe arrivare un’ottima notizia per Gasperini: il recupero completo di Criscito potrebbe riportare la squadra a giocare con il 3-4-3 e ad avere un’arma offensiva in più sulla fascia sinistra. Senza ovviamente togliere nulla all’ottimo Modesto, che nelle ultime tre gare tra campionato ed Europa League, è stato encomiabile. Tenetevi forte, arriva il Grifo con i suoi artigli anche in Italia!

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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