Gasp attento! Diversi uomini sono in calo di condizione

«Non devi voltare la faccia, non arrenderti né ora, né mai». Dedico questa canzone di Edoardo Bennato a Gasperini e ai suoi uomini che forse in trasferta hanno dimenticato la voglia di lottare, presente invece in casa anche (e soprattutto) nei momenti più difficili. Purtroppo anche a Siena c’è stato un black out del Genoa […]


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«Non devi voltare la faccia, non arrenderti né ora, né mai». Dedico questa canzone di Edoardo Bennato a Gasperini e ai suoi uomini che forse in trasferta hanno dimenticato la voglia di lottare, presente invece in casa anche (e soprattutto) nei momenti più difficili. Purtroppo anche a Siena c’è stato un black out del Genoa che invece avrebbe dovuto mostrare maggiormente i muscoli contro un avversario che, tra alti e bassi, è ormai avviato alla retrocessione. Anzi, considerando a parte l’occasionissima capitata a Palladino nel secondo tempo, la formazione di Malesani ha avuto ben quattro palle gol capitate sul piede dell’attaccante sbagliato (per fortuna!) ossia Ghezzal: nel primo tempo è stata anche centrata la traversa della porta difesa da Amelia. Insomma, si nota un certo grigiore generale che sbiadisce i colori rossoblù non appena si mette il naso fuori da Marassi. Probabilmente è dovuto a una fase di forma calante di alcuni giocatori.

Ho detto più volte del Genoa formato “dottor Jekyll & Mr. Hyde” ma oggi in terra toscana si sono delineati alcuni problemi di cui Gasp ne dovrà tenere conto. Innanzitutto l’attacco: stavolta non c’è solo il “mistero” Suazo a dare preoccupazioni. Si è bloccata la coop del gol, costituita da tutta la squadra: ma il reparto offensivo, piatto forte del modulo gasperiniano, ha mostrato segni di stanchezza. Cominciamo dall’honduregno: farlo giocare spalle alla porta lo rende inoffensivo. Avrebbe dovuto disputare una gara “contropiedista” e spiegare la sua potenza, assistito dai colleghi di reparto esterni: nulla di tutto questo si è visto oggi, in più Suazo ha mostrato uno stato di forma poco efficiente che lo sta condizionando gara dopo gara. Si è aggiunto Palacio a complicare le cose: impreciso sui cross e non ha mai tentato di tirare in porta. Sculli ha messo la solita buona volontà, ma non può fare tutto da solo. Neppure Palladino può essere “ciuccio fa tu” e sostenere il peso di tutta la manovra offensiva. A tutto questo bisogna aggiungere la gara opaca di Kharja, quasi mai propositivo per le punte, e di Juric: entrambi non avevano lo stato di forma per sostenere i 90 minuti nelle gambe. Gli unici palloni giocabili per l’attacco sono arrivati dai due esterni che hanno spesso dovuto retrocedere per dare manforte alla difesa: Mimmo Criscito e dall’inesauribile Marco Rossi. Il capitano ha anche centrato l’esterno della rete: forse il suo tiro doveva avere miglior sorte. Invece il tiro di Mimmo è stato letteralmente tolo dalla porta da Curci, in giornata di grazia.

Chiudo la disamina con la poca consistenza di Zapater, l’incostanza di Bocchetti e il calo di Amelia. Il portiere e il difensore sono stati protagonisti sia mercoledì che oggi di due prestazioni poco convincenti. Entrambi sembrano intrappolati in una sorta di “male oscuro” che li impedisce di avere continuità nel loro rendimento. Tutto ciò potrà avere serie ripercussioni nel volo del Grifo verso l’Europa che comunque resta a 4 punti, distanza assolutamente non incolmabile. Anche lo stesso Palermo che occupa la quarta poltrona per la Champions League è a sette punti: visti i ripetuti colpi di scena delle ultime settimane, non mettono completamente al riparo i rosanero. Il fatto è che il campionato è una gara per regolaristi: se il Genoa non riesce a far punti, soprattutto fuori casa, non gli sarà possibile superare le dirette concorrenti. Sabato prossimo arriva a Marassi il pericolante Livorno dello “sciù” Aldo Spinelli: gara da vincere a tutti i costi per restare in corsa per l’Europa League. In attesa poi del derby della domenica successiva: con la Sampdoria si deciderà chi disputerà l’anno prossimo il torneo continentale. Ne resterà una sola.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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