ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Genoa batte fisco 2-0

La società  di Enrico Preziosi vince il ricorso contro l'Agenzia delle entrate per l'Irap sulle plusvalenze calciatori: manca la legge


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Il Genoa ha battuto il fisco dopo una lunga partita davanti alla Commissione tributaria provinciale di Genova. Una vittoria importante davanti al giudice di primo grado quanto la conquista di una Champions League. La nota integrativa al bilancio 2009 del club rossoblù (depositato in Camera di Commercio), che ho personalmente analizzato in esclusiva per i lettori di Pianetagenoa1893.net, spiega l’argomento del contendere: l’applicazione dell’Irap per le plusvalenze realizzate sulla cessione dei giocatori negli esercizi compresi dal 2001/02 al 2004/05. Nel documento contabile si legge che il Grifo aveva accantonato la somma di 1,9 milioni di euro a fondo rischi. «Tale accantonamento era stato, negli esercizi precedenti – si legge nel documento contabile del Grifo – prudenzialmente rilevato in quanto non vi era unanime valutazione, anche da parte della dottrina, sull’applicazione o meno dell’Irap sulle plusvalenze relative alle risoluzioni dei contratti per i diritti pluriennali dei giocatori». L’Agenzia delle Entrate ha contestato l’applicazione del tributo: ma la società di Enrico Preziosi ha proposto ricorso. Si è arrivati così alla sentenza di primo grado. Nella nota integrativa si legge che «la Commissione Tributaria Provinciale di Genova ha avallato la tesi degli Uffici finanziari confermando l’imponibilità delle plusvalenze ai fini dell’Irap, ma ha altresì riconosciuto l’effettiva situazione di incertezza normativa e stabilito la conseguente disapplicazione delle sanzioni». Tradotto in parole semplici, ciò significa che in linea di principio le plusvalenze potrebbero essere assoggettate all’Irap, ma senza una legge chiara e precisa il Genoa non è tenuto a versare un solo euro al fisco. Insomma, come evidenziato dall’amministratore delegato Alessandro Zarbano nella relazione sulla gestione, la sentenza di primo grado ha «confermato la correttezza della scelta operata dalla società riconoscendo la situazione di incertezza normativa e la conseguente disapplicazione delle sanzioni». Ciò potrebbe costituire un eventuale precedente anche per altre società della massima serie calcistica a cui il fisco ha contestato negli anni scorsi la mancata applicazione dell’imposta.

Ma c’è un ulteriore elemento che depone in favore del comportamento corretto tenuto dalla società di Enrico Preziosi. La disciplina sull’Irap è stata modificata nel 2008 e il Genoa si è immediatamente adeguato. «Si è ritenuto che tale incertezza fosse venuta meno – si legge ancora nella nota integrativa – e pertanto si è provveduto a ricomprendere le plusvalenze relative alle risoluzioni dei contratti per i diritti pluriennali dei giocatori nella base imponibile dell’Irap».

Marco Liguori

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