«Arriva El Diablo, 6-6-6». Si addice perfettamente a Mauro Boselli questo soprannome che mi è stato ispirato da una celebre canzone dei Litfiba. Il suo gol nel derby di domenica scorsa ha mostrato movenze e tecnica “diaboliche”, oltre che rapidità di esecuzione che hanno disorientato la difesa avversaria trafitta dal suo “forcone”. Insomma, da vero goleador preciso e implacabile. Domani El Diablo partirà titolare a Roma contro la Lazio: sarà un’importante occasione per lui per dare conferma del suo valore. Si dirà: ma perché Ballardini non lo ha quasi mai schierato? Avrà avuto i suoi motivi, ma adesso è inutile rammaricarsi: è invece giunto il momento per il Genoa di valorizzare e utilizzare al meglio questo giocatore e non cullarsi sul ritorno del Principe Milito e di Marco Borriello, illustri campioni del passato ma che adesso costerebbero fior di milioni. E’ vero che il Wigan, proprietario di dritti alle prestazioni del giocatore (volgarmente chiamato “cartellino), avrebbe fissato il riscatto attorno ai 7 milioni di euro, ma bisogna anche ricordare il fattore-Preziosi. Il presidente sa trattare con grande maestria e abilità e, se fosse convinto della sua importanza, potrebbe portare gli inglesi verso più miti pretese: in alternativa, il numero uno potrebbe offrire contropartite tecniche come qualche giovane interessante (vedi Jelenic). Insomma i tifosi desiderano vedere all’opera Boselli con altre “diavolerie”: ci si può scommettere che ha tutta l’intenzione di dimostrare la fiducia dimostrata dai sostenitori e dal tecnico.
Marco Liguori
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