E quindi uscimmo a riveder le stelle

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Il verso che chiude l’Inferno del Sommo Dante, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, calza perfettamente con la situazione del Genoa dopo la sofferta, ma strameritata vittoria, contro l’Udinese. Si è passati (speriamo in modo definitivo per il prosieguo del torneo) dai gironi infernali della […]


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“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Il verso che chiude l’Inferno del Sommo Dante, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, calza perfettamente con la situazione del Genoa dopo la sofferta, ma strameritata vittoria, contro l’Udinese. Si è passati (speriamo in modo definitivo per il prosieguo del torneo) dai gironi infernali della zona retrocessione alla speranza di poter navigare in acque più tranquille. Merito di Gian Piero Gasperini che ha saputo inculcare la mentalità giusta nei suoi giocatori per raggiungere la salvezza: lottare e soffrire sino all’ultimo, senza soluzione di continuità, oltre ovviamente a saper applicare i suoi schemi. Indovinato lo schieramento 3-4-3 e il successivo graduale passaggio al 4-5-1 che ha consentito di difendere, sia pure con qualche affanno, il prezioso 2-1. A proposito, grazie alla vittoria il Grifone ha distanziato la Sampdoria che si ritrova nel periglioso mare della zona che conduce alla serie B.

Da applausi Perin, tornato Gattoperin dopo la papera del primo tempo. Solo chi cade può risorgere: il portierone di Latina lo ha fatto nell’arco di una gara, dimostrando maturità. Finalmente sembra essere finita la crisi che aveva attanagliato De Maio: il difensore, entrato nella ripresa, ha dato il suo contributo alla causa rossoblù assieme a capitan Burdisso e Izzo. Le fasce sono state dominate da Rincon e Laxalt: in mediana, si visto un Rigoni formato “caterpillar” che ha fermato le velleità degli avversari di reparto e si è anche proposto in fase offensiva. In attacco, il Cerci formato “Mas” (“Memento audere semper”, ricordati di osare sempre come diceva il grande Gabriele D’Annunzio: e l’attaccante oggi ha saputo osare), realizzatore del rigore del momentaneo pareggio e a tratti devastante, può essere l’arma in più per Gasperini: è un giocatore arrivato con voglia di riscatto e di rivincita, potrà ancora migliorare. Così come possono ancora migliorare Suso e Matavz: lo sloveno ha ancora un po’ di ruggine, ma le cure e la fiducia del tecnico rossoblù potranno farlo tornare ai suoi antichi fasti.

Domenica prossima c’è la trasferta a Verona contro il Chievo, sconfitto ieri nel derby della città di Giulietta e Romeo. Il Genoa vi arriverà con un morale finalmente rinfrancato: guai però ad abbassare la guardia. Ci sarà da soffrire gara dopo gara: ma il Grifone saprà imporre la sua forza e la sua volontà contro ogni avversario. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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