Che fine ha fatto la grazia per Armando Izzo?

Sarebbe opportuno che la Figc emanasse il provvedimento in tempi ragionevoli: non soltanto per il Genoa, ma anche per le esigenze della Nazionale

La classe di Armando Izzo (Photo by Dino Panato/Getty Images)

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Che fine ha fatto la grazia per Armando Izzo? Sembrava certa, certissima, ma sembrerebbe al momento congelata. Dalla Figc non è arrivata alcuna conferma ufficiale della notizia lanciata in settimana. Pianetagenoa1893.net ha inviato un’email venerdì scorso alla Federazione chiedendo chiarimenti in merito: finora non è arrivata risposta. La questione è molto importante poiché coinvolge non soltanto il Genoa ma anche la Nazionale azzurra: spiego i motivi.

Innanzitutto l’opportunità di ricevere la grazia in tempi ragionevoli rispetto al termine della squalifica. Il difensore del Genoa è stato punito dapprima a 18 mesi di stop il 12 aprile scorso dal Tribunale Nazionale Federale per due omesse denunce riguardanti il procedimento sul calcioscommesse di Avellino: poi la pena è stata ridotta a sei mesi. Facendo due calcoli, lo stop per Izzo si concluderà il prossimo 11 ottobre. Eliminando la gara di domani a Udine, ne restano ancora altre quattro prima della pausa per Italia-Macedonia del 6 ottobre: Genoa-Lazio (domenica 17 settembre), Genoa-Chievo (mercoledì 20 settembre), Inter-Genoa (domenica 24 settembre) e Genoa-Bologna (sabato 30 settembre). Se non fosse concessa la grazia per la prossima settimana, sarebbe poco opportuno darla in seguito: sia perché lo sconto di pena sarebbe molto ridotto, sia perché Izzo ha bisogno di riprendere il ritmo delle partite ufficiali che non si riacquista subito con un colpo di bacchetta magica, ma occorre tempo e costanza. E a proposito di campionato, Izzo ha giocato l’ultima, curiosamente, il 9 aprile scorso fuori casa proprio contro l’Udinese: domani però non ci sarà, com’è ben noto.

E in tutto questo c’entra anche la Nazionale, che ha mostrato chiare lacune in difesa: il giocatore rossoblù servirebbe come il pane a Giampiero Ventura. Soprattutto in chiave play off a novembre,  poiché gli azzurri dovranno qualificarsi ai Mondiali di Russia solo con questa vera e propria roulette. E il ct avrebbe bisogno di convocarlo già nella gara contro la Macedonia, per valutarne il suo stato di forma. Ma, ripeto, se non sarà firmata al più presto la grazia, tutto questo sfumerà. Figc, se ci sei batti un colpo.

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