Aiutateci a capire: perché giovedì sera è stato disattivato il numero verde della Protezione civile?

Come sanno tutti i tifosi genoani, non parlo mai di politica o di problematiche dei servizi offerti dalle istituzioni, se non quelle che riguardano lo stadio Ferraris. Stavolta sono costretto a farlo, considerato anche il fatto che c’è anche un morto, Antonio Campanella deceduto nel sottopasso di via Canevari, per il maltempo. A circa 24 ore dall’alluvione che ha […]


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Come sanno tutti i tifosi genoani, non parlo mai di politica o di problematiche dei servizi offerti dalle istituzioni, se non quelle che riguardano lo stadio Ferraris. Stavolta sono costretto a farlo, considerato anche il fatto che c’è anche un morto, Antonio Campanella deceduto nel sottopasso di via Canevari, per il maltempo. A circa 24 ore dall’alluvione che ha travolto Genova, la mia attenzione si è appuntata su questo Tweet della Protezione Civile ligure pubblicato ieri (e colloco qui sotto): “Alle ore 19:00 sarà disattivato il Servizio numero verde di Protezione civile“. Giro questa domanda ai responsabili della Protezione civile: perché questa chiusura? Perché prendere questo provvedimento, quando già da alcune ore pioveva sulla città?

In più l’Arpal ha dichiarato a Primocanale i gravi problemi del modello matematico e il Sindaco non ha avuto nessun segnale di allerta. Altra domanda: visto che le piogge copiose sono ormai conclamate, la “cintura di protezione” istituzionale, comprendente Regione, Comune e Protezione Civile, è preparata ad affrontarle oppure no? Sono domande a cui tutta la cittadinanza genovese vorrebbe avere risposta. Qualcuno lo può spiegare? Soprattutto a un quivis de populo come me, che già ha assistito (purtroppo) al disastro del 2011.

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