La questione dei grandi numeri non c’entra. Il Genoa puo’ vincere il derby se riannoda il filo del discorso interrotto con la sosta dopo il Napoli. Juric la cui panchina traballa deve ripartire da lì, da quella prestazione positiva malgrado la sconfitta. Troppo importante la sfida con la Sampdoria che va al di là della supremazia cittadina. C’è una classifica da puntellare dopo tre sconfitte consecutive, peraltro i blucerchiati hanno tenuto un passo analogo e quindi lo scontro è tra formazioni in crisi, c’è soprattutto un segnale da dare ad una tifoseria ora davvero sconcertata dai ribaltoni messi in atto dal presidente Enrico Preziosi. Questi novanta minuti devono dire che il Genoa c’è, perché da oltre un mese sembra essersi spenta la luce e non solo perché Piatek non segna più.
Il Genoa ci arriva comunque da favorito perché gioca in casa, perché la classifica dice che è in linea con la squadra di Giampaolo , perché appunto non batte i cugini da oltre due anni raccogliendo solo un punto negli ultimi quattro derby e perché qualche miglioramento sul piano del gioco si è visto con un Kouamè esplosivo e trascinante.
Ma è sfavorito se si considera che l’esonero di Ballardini da punto di vista numerico è stato un flop e che in campo ci vanno tanti giovani che sono delle scommesse: da Radu a Romero sull’ottovolante dell’esperienza, fino al caso centrocampo non ancora definito, insomma i punti di preoccupazione non mancano. I tifosi faranno come sempre la loro parte, ma ora senza se e senza ma tocca a tutto il Genoa capire il futuro passa da questo appuntamento.
Giovanni Porcella – Primocanale
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