Grande risultato del Grifocricket che conquista la permanenza in serie A

La Domenica si preannuncia torrida ma non solo per il valore indicato dal termometro. Il campo di Begato è già pronto. Lo ha tracciato Claudio la sera prima. Non tanto per portarsi avanti ma solo per tenere la mente impegnata e non pensare. Si, perchè in soli 7 anni il Genoa Cricket ha scalato faticosamente […]


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La Domenica si preannuncia torrida ma non solo per il valore indicato dal termometro.

Il campo di Begato è già pronto. Lo ha tracciato Claudio la sera prima. Non tanto per portarsi avanti ma solo per tenere la mente impegnata e non pensare. Si, perchè in soli 7 anni il Genoa Cricket ha scalato faticosamente ogni difficoltà arrivando alla serie A che – contro il Bologna – potrebbe svanire come una nuvola al vento. Gli atleti sono già al campo quando arrivo io alle 11, un’ora prima dell’inzio della gara. Saluto i ragazzi che ricambiano con un sorriso tirato, educato ma che tradiva tensione e concentrazione. Saluto gli avversari che sembrano di identico stato d’animo.

E’ quasi mezzogiorno e – come richiesto dal CONI – si svolge un minuto di raccoglimento dedicato ad Andrea Antonelli che ora – assieme a Marco SuperSic Simoncelli – converserà su gran premi e messe a punto dal terzo anello.

Il Bologna vince il sorteggio iniziale e decide di andare alla battuta ovvero decide di andare a fare punti per prima. Personalmente è la scelta che credo migliore poichè permette alla squadra che va “in battuta” per seconda di avere un riferimento sul quale impostare le scelte tecniche e di strategia. Claudio – la cui tensione si è triplicata – obbietta. Il Bologna nelle ultime gare ha realizzato tra i 260 ed i 320 punti. E’ vero affrontare il secondo inning con un gap di questa consistenza puo’ mettere in crisi la tenuta emozionale degli atleti. Mi convinco di una ovvietà lapalissiana: non esiste, in  queste gare , una situazione ottimale.

Inizia il primo “inning” e i lanciatori rossoblu si dimostrano praticamente perfetti. Si susseguono gli “over” e la quota punti per i bolognesi non è strepitosa. Strepitosa è la difesa del Genoa. Il battirore bolognese è assediato dai Grifoni che eseguono “la gabbia” attorno per approfittare degli inevitabili errori avversari. Uno dopo l’altro i Bolognesi vengono eliminati. La strategia della “gabbia” però lascia inevitabilmente larghe porzioni di terreno “senza copertura” ed è proprio in quelle direzioni che il battitore indirizza i propri colpi. Improvvisamente la partita cambia. Alcuni colpi da 4 punti e un paio di eliminazioni mancate rendo il clima nervoso ed il Bologna collezione punti decisamente inattesi.

Finalmente viene eliminato il 10 ° battitore fissando il “punteggio vittoria” a 156 punti. Tradotto in italiano significa che il Bologna ha realizzato – rispetto alle sue ultime gare – pochissimi punti ed il Genoa – con ben 50 over (300 lanci) a disposizione deve solo pazientare e accontentarsi dei vari punticini colti senza rischi. Questa è la strategia imposta dallo staff tecnico, capitano, il vice e l’allenatore sono in perfetta sintonia E invece  i rossoblu entrano in campo con l’emozione a mille, forse il desiderio di “chiudere” la partita nel breve tempo sembrano compromettere la gara. Nei primi 7 over (dei 50 a disposizione) ben 5 battitori genoani erano eliminati. Gara praticamente persa. Entrano sul pitch i due italiani Enrico Chicco Penello e Alsen Pashupatti. La gara cambia, calmi e concentrati dettano il tempo con pazienza  e e soprattutto sangue freddo (nonostante i 36° all’ombra….). 

Finalmente i punti cominciano ad arrivare. Qualche “run”, qualche errore avversario e qualche “fuori campo” portano quei punti in grado di restituire fiducia ad un ambiente oramai rassegnato allo spareggio per non retrocedere. Il sole implacabile non è però riuscito a distrarre l’attenzione dei due Grifoni. Sontuosa la loro prestazione che ha saputo mettere ordine e cervello ad una gara improvvisamente diventata impossibile. L’arrivo di Mark e James ha galvanizzato la squadra, inviti alla calma e alla resistenza si inseguivano in tutte le lingue conosciute sul pianeta terra. Raggiunti gli 80 punti (ne mancavano ancora 76 alla vittoria…..) un altro battitore veniva eliminato. Entrava in campo Niranga – leader storico della squadra – e la tattica non mutava. Il silenzio avvolgeva il campo di Begato i punti da realizzare erano ancora molti e i battitori rimasti in gara erano appena tre. Niranga  però ha saputo prendersi i suoi rischi, andava bene raccattare punticini ma ora serviva anche qualcosa di più consistente. Il tempo di studiare e guardare negli occhi il lanciatore avversario, capire il modo in cui avviene il lancio e dopo questa fase di studio una botta micidiale scagliava la pallina addirittura fuori dalle recinzioni. Subito dopo Niranga tornava a difendere con pazienza fino alla successiva opportunità che pochi “battitori” sanno cogliere. Un altro fuori campo e altri punti accumulati. Un boato ha salutato il 100° punto. Manacavno ancora 20 over al termine. C’era tutto il tempo a disposizione ma un errore, un rimbalzo malefico o una battuta “schizzata” potevano benissimo fare franare ogni speranza. Eppure cio’ che sembrava assurdo dopo le improvvise 5 eliminazioni, si stava materializzando con Niranga che come una macchina da guerra continuava a mietere 4 e 6 punti unitamente ad una comprensibile flessione nella tensione degli avversari che ora concedevano altri punti in modo ingenuo. Raggiunto il punto n°. 156 mi sono accasciato sulla sedia come un vecchio sacco, molti hanno invaso il campo abbracciando giocatori fradici di fatica ma felici. Lo spettro della serie B era svanito mentre a Roma si festeggiava giustamente il ritorno allo scudetto qui a Genova prendeva vita una festa improvvisata, danze, musiche e cibi etnici – nascosti per scaramanzia – saltavano fuori da ogni parte. Si dice che le danze siano andate avanti a notte fonda, io invece ho raggiunto la paziente famiglia per trascorrere con loro le briciole di una domenica da ultima spiaggia, una domenica da grifoni, una domenica da non dimenticare come le tante esperienze a tinte rossoblu.

Paolo Marini – Genoa Cricket

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