Cosa va/cosa non va: Genoa, l’impegno non basta. Il Derby va alla Sampdoria

L'analisi tecnica del derby

Occasione per Hiljemark (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Il Genoa perde il Derby e vede sfumare l’ultimo obiettivo stagionale possibile. I tifosi hanno fischiato la squadra dopo la prestazione giudicata non soddisfacente, ma ancora una volta in evidenza ci sono gli evidenti limiti di una squadra che pur dando tutto quello che aveva non è riuscita a creare pericoli rilevanti alla porta di Viviano. Nel primo tempo i rossoblu sono partiti abbastanza bene e con la giusta intensità: prima Simeone si divora l’occasione del vantaggio, poi il portiere blucerchiato salva i suoi facendosi trovare pronto sul tiro di Pinilla. Nella ripresa il grifone si spegne, la Samp aumenta i ritmi e porta a casa la partita grazie al regalo di Ntcham in collaborazione con Munoz. Un colpo da ko che fa male. La timida reazione non basta.

Cosa va

Una buona partenza e nel primo tempo una fase difensiva abbastanza solida. La Samp prima del vantaggio crea poco, Ntcham le da una mano con un retropassaggio sciagurato. Dopo il gol dello 0 a 1 saltano gli schemi e i blucerchiati mattono Burdisso e compagni alle corde. Bene Izzo

Cosa non va

Zero pericoli creati. Simeone non si vede, Pinilla non si rende pericoloso. Calci d’angolo mal sfruttati. Lazovic batte tre corner sul primo palo e sul seguito di uno di questi la Sampdoria riparte nel contropiede che porta al giallo di Cofie. Centrocampo inefficace. Hiljemark fa quello che può, Ntcham rivede gli spettri del passato, Cofie non brilla. Gli esterni rossoblu non pungono, arrivano sul fondo in più occasioni, ma i cross sono da dimenticare. I cambi, probabilmente tardivi, non portano a un cambio di marcia.

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