COSA VA, COSA NON VA. Undici di Genoa: buon percorso, ora viene il difficile. Izzo si conferma. Manca un aiuto per Pavo

Dopo questa prima parte di campionato sono 16 i punti conquistati, alcune soddisfazioni levate e altrettante le delusioni che pesano su un cammino più o meno soddisfacente

Leonardo Pavoletti (Foto di Gabriele Maltinti/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Undici di Genoa: analisi di questa prima parte di campionato in Cosa va, cosa non va. Sono 16 i punti conquistati, alcune soddisfazioni levate e altrettante le delusioni che pesano su un cammino più o meno soddisfacente. Il termine “più o meno” è dovuto al fatto che nonostante la buona idea di gioco lasciata intravedere, la squadra di Juric non è mai riuscita a fare il famoso scatto di qualità, in parole povere non ha sfruttato al meglio le occasioni avute per chiudere questo mini-ciclo di campionato in una posizione di classifica decisamente più esaltante. Molti episodi non sono girati a favore, basti pensare alle sviste arbitrali subite nella duplice sfida casalinga contro Empoli e Pescara, ma in alcuni casi qualche errore è andato a vantaggio del Genoa, per esempio nella partita contro il Napoli. Vi è la delusione per il Derby perso, allo stesso tempo la soddisfazione per la distruzione casalinga del Milan, indicata come la squadra rivelazione. Adesso il calendario si fa duro, la vera stagione parte da Roma.

Cosa va

La difesa è il fiore all’occhiello del Genoa. È la seconda del campionato, dietro alla Juventus, con solo undici reti subite. Naturalmente bisogna sottolineare che il grifone deve ancora affrontare molte big (Roma, Lazio, Juventus, Inter, Torino, “Fiorentina”)

Izzo si è confermato un giocatore di livello, meritando la convocazione in azzurro. Burdisso sta vivendo una seconda giovinezza.

Veloso si è ripreso il Genoa. Spesso criticato per la sua scarsa dinamicità, in realtà è uno degli elementi che corre più chilometri a partita e che recupera il maggior numero di palloni.

A parte la gara di Bergamo, i rossoblù hanno sempre messo la grinta e l’idea di gioco al primo posto. Lo dimostrano le rimonte contro Cagliari e Crotone di inizio stagione

Cosa non va

Tredici i gol segnati, decisamente pochi per una squadra con dovrebbe avere ambizioni di metà classifica e un potenziale di rosa superiore rispetto alle ultime della classe. Simeone ha dato segnali positivi, ma non rappresenta ancora una alternativa a Pavoletti. Pavoletti spesso non risulta supportato a dovere, ritrovandosi a lottare da solo contro intere difese

Le alternative risultano scarseggiare anche in mezzo al campo dove Rincon e Rigoni necessiterebbero di rifiatare.

Decisioni arbitrali hanno penalizzato il Genoa, ma alcune di queste sono state rese più facili da giustificare per via di leggerezze comportamentali da parte dei rossoblu, vedi l’esplosione di Pandev con il Pescara.

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.