COSA VA, COSA NON VA: Genoa timido nel primo tempo. Birsa spreca, poi il palo grazia Sorrentino

L'analisi della partita col Chievo al Bentegodi

(Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

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Un punto incolore al Bentegodi, ma allo stesso tempo utile per muovere la classifica e chiudere in maniera positiva la settimana calcistica iniziata con la vittoria contro la Juventus. Nel primo tempo il Genoa non ha brillato e subito le timide iniziative del Chievo, pericolosi solo in due occasioni che avrebbero potuto costare la sconfitta ai ragazzi di Juric. Munoz, in seguito a un intervento decisamente scomposto, causa un rigore per gli scaligeri, fortunatamente calciato alto da Birsa. Perin invece salva il risultato con una gran parata sul tiro insidioso di Inglese. Nella ripresa il Genoa sale di intensità, Cofie prende il posto di Veloso e porta al centrocampo rossoblu quella fisicità che è mancata nei primi 45 minuti. Ninkovic colpisce un palo con una conclusione a giro. L’assenza di Laxalt si è fatta sentire; buona la prestazione di Lazovic, spesso insidioso con i suoi traversoni.

Cosa va

Il pacchetto difensivo risponde presente. Burdisso il migliore in campo

Cofie ha dimostrato di essere un giocatore affidabile. Preciso in appoggio, valido in interdizione

Ninkovic sta crescendo gara dopo gara. Il tiro a giro che si è infranto sul palo avrebbe meritato maggior fortuna.

Cosa non va

Pandev e Simeone non hanno mai infastidito la difesa avversaria. Il macedone ha sembrato accusare le fatiche del giovedì.

Prima dell’entrata di Ninkovic la manovra offensiva è stata troppo timida, anche perché i due attaccanti in campo concedevano troppi punti di riferimento ai centrali gialloblu

Veloso ha disputato una gara decisamente incolore. Le critiche delle scorse settimane, come sottolineato in conferenza da Juric, non erano sempre giustificare ma ieri non ha dato quelle risposte che in molti si attendevano da un giocatore di talento come lui.

 

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