Anno 1922, gli albori della Coppa Italia: lo sapevate che?

Il Vado, dove giocava Levratto, vinse la prima edizione del trofeo

Il Vado vincitore della Coppa Italia (Foto da Wikipedia). In piedi, da sinistra: Esposto, Virgilio Felice Levratto, Negro, E. Romano, L. Babboni, Ferrando (Presidente), A. Cabiati, G. B. Babboni, Roletti, Marchese e Masio. Accosciato: A. Babboni

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Stasera Juventus e Milan si contenderanno l’aggiudicazione della Coppa Italia giunta alla sua 70° edizione. Sfogliando gli annali e andando addirittura alla prima edizione del secondo trofeo calcistico nazionale possiamo iniziare così il nostro racconto intriso di un pizzico di Genova e tanta Liguria. Correva l’anno 1922 e il campionato italiano era scisso in due federazioni. La FIGC, quella autentica, che raggruppava squadre di secondo piano nell’ambito di un torneo vinto dalla Novese. Quella secessionista con sigla CSI formato dalle squadre di maggior prestigio, fra cui il Genoa. Vinse la Pro Vercelli. La FIGC ebbe l’idea di organizzare una seconda manifestazione chiamata appunto Coppa Italia. Naturalmente le squadre partecipanti non appartenevano, almeno sul piano tecnico, all’elite calcistica.

Abbiamo iniziato il discorso citando innanzitutto la nostra città. Sapete perché? Semplicemente per il motivo che la prima partita ufficiale di Coppa Italia è immortalata nell’incontro Audace Livorno – Molassana. Sì, il Molassana, all’epoca ancora comune autonomo: dal 1926 diventerà un quartiere di Genova. Il fatto è che questa partita non venne mai disputata dal momento che la squadra toscana rinunciò (forse per evitare le spese di trasferta) rendendo inevitabile l’assegnazione della vittoria per 2-0 a tavolino a favore della squadra di delegazione genovese. Comunque tanto basta affinché il Molassana si possa fregiare del titolo di prima vincitrice in assoluto della manifestazione.

Felice Levratto, lo
Felice Levratto, lo “sfondareti”

Nel turno successivo dovette però cedere al Vado attraverso un impietoso 1-5. E qui entra il ballo la Liguria e in ultimo il Genoa. La squadra della provincia savonese arrivò in finale e nell’occasione battè l’Udinese per 1-0 nell’incontro giocato a Vado Ligure il 22 luglio 1922 con rete decisiva di Felice Levratto. Eh sì, proprio quel Levratto che diventerà da li a poco una delle maggiori glorie calcistiche genoane di tutti i tempi. Così si esprimerà a fine carriera: “Giocavo in un Genoa fortissimo composto quasi esclusivamente da atleti genovesi. Io, che ero savonese, mi sentivo…quasi un estraneo in quel formidabile complesso” Era il Genoa anni 20-30. Levratto è stato pure l’unico atleta genoano che sia stato addirittura citato in una canzone. Era un successo del Quartetto Cetra. Si intitolava “Che centrattacco”, recitava “sei meglio di Levratto, ogni tiro va nel sacco”. C’è una risibile discrepanza. Levratto giocava ala sinistra.

Marco Colla

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