Il Generale che guida una Nazione

Tomás Rincón alla guida della Vinotinto contro l'Argentina: qualcosa di più di una partita

Tomas Rincon (Mike Ehrmann/Getty Images)

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Lo stadio delle celebri lametta da barba sarà la cornice di Argentina-Venezuela, il terzo quarto di finale della Copa America del centenario. Selección favorita, scoperta ben poco rivoluzionaria, ma occhio al cuore della Vinotinto. Secondi classificati nel girone con Messico e Uruguay, i venezuelani sono la formazione rivelazione del torneo. Il merito va al nuovo selezionatore Dudamel che messo pace alle fronde interne e compattato il gruppo in vista della Copa America.

L’ex portiere di San Felipe ha compiuto un mezzo miracolo cambiando stile di gioco a una squadra monocorde sul “catenaccio e contropiede”. Ora il Venezuela gioca a calcio, propone schemi e buone sovrapposizioni, in modo particolare sulla destra dove Juan Francisco Guerra è sicuramente l’uomo più pericoloso (ne sa qualcosa Muslera). Poi in mezzo c’è il solito Rincón, l’indomito capitano che ha giocato tre partite favolose da mediano davanti alla difesa. Assieme a Figuera genera una cerniera di protezione sui difensori centrali Wilker Ángel e Vizcarrondo, con il primo da tener d’occhio per il futuro.

Il Generale non solo ruba i palloni, corre dietro agli avversari più pericolosi (stasera gli toccherà Di Maria, uno degli intoccabili dell’Argentina assieme a Mascherano e Messi) e riempie l’area opposta con grande intelligenza: ha guadagnato i gradi per essere il leader sportivo di un’intera Nazione. Tutti i venezuelani sono con lui, con la Vinotinto. Il calcio, come la musica, ha ritrovato in questo paese la sua antica funzione: distrarre dai problemi e divertire. E il Venezuela di problemi ne ha tanti, dalle tensioni politiche (un mese fa il presidente Maduro ha decretato lo stato d’emergenza per proteggersi da un presunto golpe ordito dagli Stati Uniti), a una crisi economica che affama la popolazione.

La Copa America come fonte di riscatto, come segnale: “possiamo farcela tutti assieme anche contro i più forti”. Rincón stanotte non sarà solo il capitano del Venezuela. Guiderà un’intera Nazione che su quella fascia avrà sicuramente deposto una preghiera.

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