AUDIO, Prandelli: “Piatek è ancora un nostro calciatore. Giocare lunedì una sconfitta per tutti”

Le parole del mister da Pegli. "Senza ufficialità inutile parlare di Piatek. Sono indeciso se giocare a 3 o 4 in difesa, ma al di la dei numeri voglio una squadra sfrontata e che mostri le sue tante qualità, anche contro una grande come il Milan"


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Vigilia di Genoa-Milan. Cesare Prandelli nell’abituale conferenza stampa di presentazione del match ha analizzato diversi argomenti, ovviamente tra questi anche il futuro del bomber rossoblù Piatek. ” Sarà una partita molto impegnativa. Mi aspetto coraggio, esuberanza e voglia di mettere in difficoltà l’avversario. Abbiamo lavorato in funzione di questa partita. Sono curioso, i ragazzi hanno lavorato bene. Sono abituato a parlare di cose concrete, nel momento in cui non c’è l’ufficialità Piatek resta un nostro calciatore, non è cambiato nulla nel ragazzo: si allena con dedizione e impegno . Se ci sarà l’ufficialità allora potrò rispondervi. La concentrazione è tutta sulla partita. Abbiamo varie soluzioni, potrebbe esserci Favilli o Pandev. L’importante è che tutti si facciano trovare pronti. Ho dei dubbi di formazione e sono felice di averli. Difesa a 3 o 4? Cambia tutto: con il 5-3-2 i giocatori hanno diversi riferimenti e lavorano individualmente. A 4 si lavora di reparto ed è più impegnativo trovare un buon equilibrio. Ho cercato di capire ancora meglio le caratteristiche dei giocatori, voglio che entrino in campo motivati e tranquilli per esprimersi al meglio. Zukanovic ha esperienza, è un nazionale. Si è allenato benissimo, l’ho trovato motivato, gli ho parlato, ha voglia di dimostrare le proprie qualità e abbiamo pensato di tenerlo, è una risorsa per il Genoa per la sua duttilità e la sua voglia di dimostrare.  Giocare lunedì alle 15 è  una sconfitta per tutti, vanno rispettati i tifosi e tutte le persone che lavorano.  Ripeto: è una sconfitta per tutti. Speriamo non ci siano troppe problematiche ambientali, la partita è già difficile per il valore dell’avversario. Mi auguro di scendere in campo con i nostri tifosi vicini. Noi quando scendiamo in campo sentiamo la spinta dello stadio. Capisco la contestazione, l’amarezza.  E’ un calcio difficile da accettare per i tifosi, purtroppo non possiamo farci nulla, i giocatori spero non si facciano condizionare. Sandro e Hiljemark non sono disponibili.Il Milan ha un organico importante, ha sempre il dovere di rapprsentare una società blasonata. Me li aspetto motivati, ma come noi del resto. La difficoltà sarà nei primi 15 minuti, dovremmo entrare subito in partita e ribattere colpo su colpo. Ho una grande stima per Rino( Gattuso ndr.), è sempre se stesso, è un grande allenatore, sta bruciando le tappe ma ha mantenuto la sua umiltà: mi sarebbe piaciuto allenarlo. Noi dobbiamo dimostrare tanto a noi stessi, no agli altri. Quando giochiamo soprattutto in casa dobbiamo dimostrare idee, esuberanza e voglia di fare la gara anche contro le grandi. Se poi il Milan sarà bravo a palleggiare noi dovremmo essere altrettanto bravi a ricompattare le linee difensive e a ripartire. Kouamé ha una base straordinaria, oltre all’entusiasmo contagioso. Non sa ancora quale potrà essere la sua strada per diventare un grandissimo giocatore. Seconda punta o esterno non cambia, deve arrivare spesso in area di rigore, sono convinto possa migliorare ancora tanto. Ho visto un gran Veloso in ritiro, un giocatore con questo entusiasmo con le motivazioni che ha dimostrato è un valore aggiunto. Con la sua tecnica anche quando siamo in difficoltà possiamo affidarci a lui. Abbiamo provato due sistemi di gioco, mi prendo un giorno di tempo per riflettere  e poi deciderò. Nessuno è sicuro del posto perchè voglio tutti i giocatori mentalmente pronti”.

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