Prandelli: “A Roma per giocarcela, non saremo la vittima sacrificale. Stiamo lavorando per vedere un nuovo Genoa”

Il tecnico alla vigilia della gara contro la Roma: “Non mi piace la difesa troppo basso, basta un errore individuale per subire gol. Gli esterni sono fondamentali, danno equilibrio e costruiscono gioco”

Cesare Prandelli (Foto Pianetagenoa1893.net)

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Sabato di conferenza per Cesare Prandelli, come sempre nel quartier generale di Villa Rostan. Il nuovo allenatore rossoblu ha presentato la partita contro la Roma che si disputerà domenica sera all’Olimpico. Diversi gli argomenti trattati, dalle varie situazioni tattiche che si potrebbero presentare durante la gara ai lavori in corso per costruire un Genoa diverso rispetto a quello visto fin ora.

“La squadra ha lavorato bene e con buona concentrazione. Ci siamo focalizzati sulla modifica di alcune situazioni di gioco. Il mio periodo a Roma è stato intenso e caloroso per quanto sia durato un paio di mesi”.
A Roma il grifone incontrerà un avversario con tanta voglia di dimostrare: “Incontreremo una squadra ferita e arrabbiata che vorrà a tutti i costi la vittoria e ci creerà molti problemi. Sarà fondamentale la nostra voglia di non essere la vittima sacrificale e la mentalità giusta per affrontare le diverse situazioni che si presenteranno”.
Per Prandelli è fondamentale il lavoro tattico sul campo e fare prove generali in vista del campionato:  “A me piace fare l’amichevole a metà settimana per verificare se alcune idee sono fattibili per la domenica. Tutti quelli che hanno giocato con l’Imperia devono essere carichi per la partita che ci aspetta ed essere pronti a  concretizzare all’Olimpico quanto provato”.
Il mister ha le idee chiare sul Genoa che vuole vedere contro i giallorossi: “Voglio compattezza, l’obiettivo è quello di non subire. Andiamo all’Olimpico per provare a concretizzare le occasioni che avremo, poi è ovvio che ci saranno dei momenti in cui saremo costretti a difenderci. Non mi piace la difesa molto bassa perché basta un piccolo errore individuale per rischiare di subire gol. Bessa è un giocatore di qualità e con buona continuità, voglio vederlo però nelle zone più calde del campo. Veloso o Sandro? Due giocatori simili capaci di dare equilibrio, ma in questo momento non ci sono possibilità di vederli assieme. Per quanto riguarda Sandro ho analizzato il suo percorso di crescita fisica con i preparatori e abbiamo visto che è in netto miglioramento”.
Sul nuovo Genoa in costruzione: “Alzare gli esterni potrebbe essere l’inizio di un cambiamento. Dobbiamo mettere Piatek e Kouamè in condizione di esprimere il loro potenziale tenendoli sempre vivi nell’azione e servirli nel modo giusto”
Sul tabù Olimpico per il Genoa e lo stesso Prandelli: “Nella vita la prima volta è sempre un sogno, un qualcosa da raggiungere. Spesso è lì a disposizione ma non sempre ce ne accorgiamo”
Sui progressi di Rolon: “Serio e lineare. A me piace la gente seria che sa cosa fare e come farlo”.
Per il mister gli esterni hanno un ruolo fondamentale nel disegno tattico e domenica gli avversari  in quella zona saranno due dei migliori del campionato, Kolarov e Florenzi: “Gli esterni danno equilibrio e riferimento quando inizia l’azione. Io li vedo molto bene quando attaccano la profondità e iniziano il gioco. Stiamo lavorando in quella direzione, anche perché quando stanno solo fermi sulla linea a cinque per la squadra non è un vantaggio”.

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